
Mailyn Castro Monsalvo, compagna di Alessandro Venier, il cui omicidio ha sconvolto Gemona del Friuli, ha avanzato una richiesta cruciale per il futuro della sua figlioletta. Durante un videocollegamento con l’Istituto di custodia attenuata per madri di Venezia e il Tribunale dei minori di Trieste, la donna ha chiesto che la sua bimba, che ha solo sei mesi, venga affidata alla madre in Colombia. Questo gesto arriva in un contesto delicato, con la piccola attualmente ospitata in una struttura specializzata, scelta dai Servizi sociali del Comune, mentre la decisione finale sull’affido sarà presa nei prossimi giorni. La richiesta di Mailyn si inserisce in un periodo di forti tensioni legate alle indagini sull’omicidio del suo compagno, Alessandro.
Il coinvolgimento della madre di Alessandro e il mistero del delitto
Nel frattempo, la madre della vittima, Lorena Venier, attualmente rinchiusa nel carcere femminile del Coroneo a Trieste, ha spedito alcune lettere ai suoi familiari e colleghi. Il contenuto delle missive è stato esaminato dal difensore della donna, che ha preferito non entrare troppo nel merito, ma che ha comunque sollevato interrogativi sull’evolversi della vicenda. Le dichiarazioni di Lorena hanno suscitato un forte interesse nelle indagini, dato che la 61enne infermiera, insieme a Mailyn, ha confessato l’omicidio del figlio. Secondo quanto affermato dalla madre della vittima, dopo l’uccisione di Alessandro, il corpo è stato smembrato.

Indagini in corso e la ricerca della verità
Sul fronte delle indagini, le autorità stanno lavorando incessantemente per confermare la confessione di Lorena. Venerdì prossimo è previsto un nuovo sopralluogo da parte degli investigatori del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri, che cercheranno conferme alle dichiarazioni della madre di Alessandro. La ricerca delle prove e delle tracce che possano validare quanto emerso finora è fondamentale per chiarire ulteriormente la dinamica di questo crimine brutale.
Inoltre, l’autopsia sul corpo di Alessandro Venier sarà finalmente avviata martedì 12 agosto presso la Procura di Udine. Questo accertamento medico-legale, che è stato più volte rimandato, rappresenta un passo cruciale per comprendere le cause della morte e confermare o meno le versioni che stanno emergendo dalle indagini.
Le indagini sul caso continuano a rimanere aperte, e la comunità di Gemona del Friuli segue con attenzione l’evolversi di una vicenda che ha scosso l’intera zona. Nel frattempo, la questione dell’affido della piccola figlia di Alessandro e Mailyn resta una delle priorità nelle decisioni giudiziarie, con l’attenzione posta sul futuro del bambino e sul percorso legale che dovrà essere seguito.