
Ci sono storie che, quando finiscono bene, sembrano avere il sapore di un miracolo. Soprattutto quando riguardano persone abituate ad affrontare la natura selvaggia, ma che si trovano improvvisamente a fare i conti con i suoi lati più imprevedibili. In questi casi, il tempo diventa il peggior nemico e ogni ora che passa riduce le speranze. Eppure, talvolta, la determinazione dei soccorritori e la resistenza di chi è disperso possono cambiare il finale.
È in situazioni così che emerge anche la forza della solidarietà, tra familiari che non si arrendono, volontari che sfidano condizioni estreme e intere comunità che attendono con il fiato sospeso. In una di queste occasioni, la cronaca internazionale ha registrato una vicenda a lieto fine che ha fatto il giro del mondo.
Ritrovato vivo dopo cinque giorni nel parco Folgefonna
È stato ritrovato vivo Alec Luhn, giornalista americano di 38 anni, disperso durante un’escursione in solitaria nel parco nazionale Folgefonna, in Norvegia. Le ricerche, partite dopo che non aveva fatto ritorno come previsto, si sono concluse positivamente nella tarda mattinata di mercoledì 6 agosto, alle 11:34, quando i soccorritori in elicottero lo hanno localizzato in una zona remota del parco.
L’uomo, noto per il suo lavoro nel campo del giornalismo ambientale, è stato trovato ferito alle gambe, probabilmente a causa di una caduta avvenuta durante il percorso. Nonostante le condizioni fisiche compromesse, è apparso cosciente e in condizioni complessivamente stabili, per la gioia dei familiari e di tutte le persone coinvolte nell’operazione.
Il racconto dei soccorritori
“Non ricordo di aver trovato qualcuno vivo dopo così tanti giorni”, ha dichiarato con emozione Stig Hope, responsabile delle operazioni per conto della Croce Rossa norvegese. “La ricerca non finisce sempre così, ma oggi è successo. È un enorme sollievo per tutti coloro che hanno preso parte a questa impresa”, ha aggiunto.
Il ritrovamento è avvenuto dopo giornate segnate da pioggia intensa e visibilità limitata, che avevano complicato non poco le operazioni. I soccorritori hanno setacciato una vasta area del parco, un ambiente montano noto per la sua bellezza, ma anche per la sua difficoltà e per la scarsa copertura telefonica.
La gratitudine della famiglia
La prima a lanciare l’allarme era stata la moglie, Veronika Silchenko, che si era insospettita dopo che il marito non aveva preso il volo di ritorno prenotato. Sapeva che spesso, in quelle zone, i cellulari non funzionano, ma quando il tempo è passato senza notizie, la preoccupazione si è trasformata in allarme.
Una volta ricevuta la conferma del ritrovamento, la donna ha affidato il suo sollievo a un messaggio: “Siamo davvero molto felici! Grazie di cuore a tutti coloro che in Norvegia ci hanno aiutato a ritrovarlo”, ha scritto, lasciando trasparire tutta la tensione accumulata in quei giorni.
Un finale fortunato
Alec Luhn, che in passato ha collaborato con testate internazionali come National Geographic, Scientific American e The Guardian, era abituato a questo tipo di escursioni. Ma questa volta la natura si è rivelata più dura del previsto. Ora si trova in cura per le ferite riportate, ma la notizia che è tornato a casa vivo è quella che conta davvero. Una speranza realizzata contro ogni previsione.