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“Vicino alla morte”. Bobby Solo shock: cosa gli è successo

Pubblicato: 07/08/2025 13:35

Bobby Solo sorprende tutti con una confessione choc che riporta in primo piano il lato umano delle star: “Ho pensato di morire”. L’artista, classe 1945, racconta senza filtri un episodio rimasto nascosto per anni, svelando la fragilità dietro la leggenda. A 80 anni, la sua energia è intatta, ma la sincerità con cui si mette a nudo conquista ancora una volta il pubblico.

L’intervista esclusiva rilasciata a Il Messaggero diventa subito virale. Bobby Solo si lascia andare tra ricordi, passioni, e qualche frecciatina al mondo della tv. Ma è il racconto della notte che ha rischiato di cambiargli la vita a lasciare il segno, offrendo uno spaccato autentico e toccante.

Dietro il mito, la paura: “Ho pensato di morire”

Sto vivendo un’estate da rockstar“, ammette Bobby Solo. Platee affollate lo seguono ovunque, ma dietro le luci dei riflettori si cela una storia che pochi conoscono. Durante la chiacchierata, il cantante racconta per la prima volta di aver rischiato la vita: un episodio mai svelato prima e che oggi diventa testimonianza.

L’altra sera a Pieve di Soligo c’erano 4 mila persone, a Camaiore 5 mila“, ricorda. Ma il passato riemerge in modo dirompente. Un’esperienza estrema, vissuta con tutta la consapevolezza di chi ha scelto di non nascondersi più.

Una parentesi pericolosa: tra eccessi e ritorno alla vita

Bobby Solo non ha paura di parlare degli eccessi che hanno segnato una generazione. Con ironia, si confida: “Vabbè, lo dico tanto c’ho 80 anni: ho provato un po’ di marijuana. Nel ’66 anche l’amfetamina. Colpa del mio amico Ricky Shayne, me le fece scoprire. Quella sera a Lamezia Terme me la vidi brutta“. Un racconto sincero che avvicina ancora di più il pubblico.

Il ricordo diventa vivido: “Era il ’67. Il mio bassista aveva una fidanzata a Copenaghen che gli spediva l’hashish. Prima del concerto presi un paio di compresse di amfetamina. Lui mi disse: ‘Facciamoci una fumatina’. Io non ero pratico. Feci dieci tirate. Stetti malissimo“. La notte si trasforma in un vero incubo.

Sull’orlo del baratro: la notte che ha cambiato tutto

Bobby Solo ripercorre ogni dettaglio di quell’esperienza, tra paura e incredulità. “Lo svegliai in piena notte: ‘Sento che sto per morire’. Cercammo un medico. Mi guardò le pupille e vide che erano dilatate. Disse: ‘Dovrei chiamare i carabinieri, ma siccome sono un tuo fan ti voglio aiutare’. Mi diede 40 gocce di Valium“, confida. Una frase che oggi risuona come un monito e allo stesso tempo una carezza.

Il ritorno a casa fu difficile: “Tornai a Roma distrutto. Vivevo ancora con mamma all’Eur, puzzavo di fumo. Da trent’anni non tocco più niente“. Una decisione netta, presa dopo aver guardato il pericolo negli occhi.

Bobby Solo oggi: tra palco, tv e ricordi

L’artista non risparmia qualche battuta sul mondo della tv. Su Ballando con le stelle, confessa: “Non fa per me. Io faccio il musicista, sarei ridicolo lì. Ballo, ma solo sul palco quando faccio rock’n’roll“. E su Sanremo, svela: “Amadeus mi ha detto no cinque volte, e l’anno scorso anche Carlo Conti mi ha lasciato fuori. Fare Sanremo altrove? Credo che mamma Rai meriti più rispetto dal Comune: senza la Rai, il Festival non sarebbe mai esistito“.

Oggi Bobby Solo si racconta senza paura, con la voglia di condividere la sua storia e mostrare che dietro ogni mito c’è una persona vera, capace di rialzarsi anche dopo la notte più buia.

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