
Camilla Luddington si confessa e accende i riflettori su un tema spesso sottovalutato: la tiroide di Hashimoto. L’amatissima attrice di Grey’s Anatomy ha raccontato di aver scoperto la malattia autoimmune quasi per caso, dopo mesi in cui aveva ignorato sintomi e segnali che sembravano solo “stanchezza”. La sua testimonianza, sincera e toccante, ha rapidamente fatto il giro dei social, lasciando il pubblico senza parole.
Sui suoi profili, e in un podcast molto seguito, Camilla ha scelto di parlare apertamente della diagnosi, condividendo emozioni intense e dettagli che tanti suoi fan hanno riconosciuto come propri. Dietro il malessere e la fatica, si nascondeva qualcosa di molto più serio. E adesso, la sua storia potrebbe aiutare molte persone a riconoscere i campanelli d’allarme.
Un volto iconico di Grey’s Anatomy
Quando si parla di serie tv cult, Grey’s Anatomy è in cima alla lista: oltre 400 episodi, più di 20 stagioni, e una miriade di personaggi amati. Tra questi c’è proprio Camilla Luddington, che con il suo talento ha conquistato milioni di spettatori. Da anni è parte del cast che ha visto brillare stelle come Ellen Pompeo, Sandra Oh e Patrick Dempsey, rendendo la serie un vero fenomeno pop.
Ma questa volta, Camilla non è protagonista solo sullo schermo. La sua esperienza personale è diventata un racconto di coraggio e consapevolezza, un esempio di come anche chi sembra invincibile possa trovarsi a fare i conti con la salute.
La confessione che ha fatto il giro dei social

Tiroide di Hashimoto: quando i sintomi si nascondono dietro la routine
La diagnosi per Camilla è arrivata dopo un normale controllo: tiroide di Hashimoto, una malattia che colpisce la funzione tiroidea e che spesso si manifesta in modo subdolo. “Due mesi e mezzo fa ho fatto delle analisi del sangue… Tutto bene, tranne questa piccola cosa”, ha rivelato nel podcast. La parola “malattia autoimmune” l’ha spaventata, ma le ha anche dato sollievo: finalmente c’era una spiegazione ai suoi sintomi inspiegabili.
L’attrice, mamma di due bimbi e poco più che quarantenne, aveva sempre attribuito la stanchezza alla sua vita piena e all’età. “Ho pensato: ho due figli, ho superato i quarant’anni, magari è normale. Forse sono solo stanca”. Ma dietro quei segnali comuni come stanchezza estrema, freddo intenso e confusione mentale, si nascondeva una realtà diversa. “Mio marito mi prendeva in giro perché di notte avevo addosso 40 coperte. Può renderti confuso e depresso”, ha raccontato con la solita ironia.
Dalla paura alla consapevolezza: come affrontare la diagnosi

Di fronte alla diagnosi, Camilla non si è arresa. Si è affidata ai medici, ha iniziato una terapia farmacologica mirata e oggi si sottopone a controlli regolari per tenere sotto controllo la tiroide. “Ho avuto paura, ma mi sono anche sentita sollevata, finalmente ho trovato una risposta a quello che sentivo da tempo”, ha confessato.
La tiroide di Hashimoto, una forma di ipotiroidismo autoimmune, richiede attenzione costante. La gestione è parte integrante della sua nuova quotidianità e Camilla ha deciso di raccontarsi proprio per sensibilizzare chi, come lei, si trova a fare i conti con una patologia spesso sottovalutata.