
Nuova tensione diplomatica tra Roma e Mosca. Il ministero degli Esteri russo ha convocato lunedì 5 agosto l’incaricato d’affari italiano in Russia, Giovanni Scopa, per protestare ufficialmente contro quella che definisce una “campagna antirussa” alimentata, secondo il Cremlino, dallo spazio informativo e da ambienti governativi italiani.
In una nota durissima, rilanciata dall’agenzia di stampa Tass, Mosca accusa Roma di una “sproporzionata reazione” alle critiche che la diplomazia russa ha rivolto ad alcune recenti dichiarazioni dei vertici italiani, giudicate “odiose” e “ostili” nei confronti della Federazione.
La scintilla: la cancellazione di Gergiev a Caserta
Al centro delle polemiche, la cancellazione del concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev al festival “Un’Estate da Re” a Caserta. Una decisione che, secondo il ministero russo, sarebbe maturata “in questo difficile clima” e rappresenterebbe l’ennesimo segnale di un deterioramento delle relazioni culturali e politiche fra i due Paesi.

Per Mosca, la stampa italiana alimenterebbe una narrazione pregiudiziale e ostile, fatta di “numerose falsificazioni”, attribuite anche a corrispondenti da Mosca che diffonderebbero “informazioni inaffidabili”. Ma non solo. Il Cremlino parla apertamente di “attacchi russofobi” con il “pieno appoggio” delle istituzioni italiane.
Le accuse di Mosca e l’appello ai rapporti storici
“La parte italiana è stata informata”, si legge nella nota, “che la costante attività anti-russa dei principali media italiani e le dichiarazioni estremamente ostili da parte del governo italiano aggravano la crisi nelle relazioni russo-italiane”.
Il messaggio si chiude con un riferimento alle “lunghe tradizioni di amicizia e reciproca simpatia” tra i popoli di Russia e Italia. Tradizioni che, secondo Mosca, sarebbero oggi messe a rischio da un “percorso controproducente”, teso a creare “l’immagine di un nemico nella persona della Russia”, in un momento in cui le relazioni diplomatiche tra i due Paesi si fanno ogni giorno più tese.