Vai al contenuto

Israele, la decisione su Gaza è di questi minuti: la scelta di Netanyahu

Pubblicato: 07/08/2025 20:19

È in corso a Gerusalemme la riunione del gabinetto politico di sicurezza israeliano presso l’ufficio del primo ministro. Il premier Benyamin Netanyahu dovrebbe chiedere l’approvazione per ordinare alle forze armate (Idf) l’occupazione completa della Striscia di Gaza. Allo stesso tempo, Netanyahu intende ottenere l’autorizzazione affinché sia lui stesso, insieme al ministro della Difesa Israel Katz, a decidere le modalità operative dell’occupazione.

“Non annetteremo Gaza”, dice Netanyahu

Nonostante l’intenzione di occupare il territorio, Israele non ha intenzione di annettere Gaza. Lo ha dichiarato Netanyahu in un’intervista concessa al media indiano CNN-News18, riportata dai principali organi di stampa israeliani. Il primo ministro ha spiegato che il piano prevede il trasferimento del controllo della Striscia a un “organismo di governo transitorio” ancora non specificato.

Durante l’intervista, rilasciata dopo un incontro con l’ambasciatore dell’India in Israele, J.P. Singh, Netanyahu ha ribadito quelli che considera gli obiettivi fondamentali della campagna militare:

  • lo smantellamento di Hamas
  • il ritorno incondizionato di tutti gli ostaggi

Ha inoltre aggiunto che il conflitto potrebbe terminare immediatamente se Hamas decidesse di deporre le armi e liberare gli ostaggi.

“Gaza sarà governata da forze arabe”

In un’altra intervista, questa volta al canale statunitense Fox News, Netanyahu ha chiarito che Israele non vuole governare Gaza:

“Vogliamo creare un perimetro di sicurezza e consegnare Gaza alle forze arabe che la governeranno correttamente.”

L’intenzione, dunque, è quella di eliminare la minaccia rappresentata da Hamas e favorire una transizione del potere a un soggetto terzo, auspicabilmente accettato dalla comunità internazionale.

Bilancio tragico nella Striscia

Secondo i dati forniti dalle autorità palestinesi, il bilancio umano del conflitto ha raggiunto numeri drammatici:

  • 61.158 palestinesi uccisi
  • 151.442 feriti, tra cui 1.655 bambini
  • 11.800 feriti tra coloro che cercavano aiuti e cibo
  • 193 morti per fame, inclusi 96 bambini

Si tratta di cifre che continuano ad alimentare la preoccupazione della comunità internazionale.

L’Ue: “Indifendibile l’uccisione di civili”

Anche l’Unione europea ha espresso la propria posizione. Una portavoce della Commissione europea, commentando le dichiarazioni della ministra spagnola Teresa Ribera – secondo cui quanto accade a Gaza “somiglia molto a un genocidio” – ha sottolineato che:

“Sull’uso della parola genocidio spetta ai tribunali internazionali esprimersi. Tuttavia, l’uccisione di civili è indifendibile.”

La stessa portavoce ha riferito che, nell’ultimo aggiornamento ai 27 Stati membri, sono stati rilevati progressi parziali nell’attuazione dell’intesa sugli aiuti umanitari, ma che la situazione resta estremamente difficile.

“Il numero di camion di aiuti non è sufficiente e l’Ue non ha ancora ottenuto l’accesso a Gaza.”

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure