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“Lo hanno trovato così”. Giancarlo era scomparso nel 2023, la svolta shock è appena arrivata

Pubblicato: 07/08/2025 17:43

Giancarlo Contu era un volto familiare a Lanusei, amato ex portiere e figura storica della comunità. Ma la sua storia si è conclusa nel modo più inaspettato e struggente. Dopo oltre un anno e mezzo di ricerche e speranze, la verità è arrivata tra le mura di un luogo che nessuno avrebbe mai immaginato: il campanile del Tempio Don Bosco. Qui, dove il tempo sembrava essersi fermato, è stato ritrovato il corpo senza vita di Giancarlo, a distanza di 593 giorni dalla sua scomparsa.

Il ritrovamento ha lasciato tutti senza parole: un tecnico incaricato di ispezionare le campane automatiche si è trovato davanti a una scena surreale. Lì, in uno spazio dimenticato e inaccessibile da anni, giaceva il pensionato di cui si erano perse le tracce dal 23 dicembre 2023. Secondo le prime ricostruzioni, Giancarlo sarebbe entrato da una piccola finestra del campanile e, forse colto da un malore improvviso, sarebbe caduto nel vuoto.

Il dolore di una comunità e la lunga attesa

Lanusei non si è mai arresa, mobilitandosi con cuore e determinazione per ritrovare Giancarlo. Per ben 74 giorni, le ricerche hanno coinvolto forze dell’ordine, volontari, amici e semplici cittadini, tutti uniti dal desiderio di riportarlo a casa. L’ultima volta che era stato visto era a pochi passi dalla sua abitazione, e nessuno avrebbe mai pensato che si trovasse così vicino, nascosto in una torre silenziosa che domina il paese.

Non è la prima volta che il nome di Giancarlo torna a far parlare di sé per una scomparsa: anni fa era stato ritrovato all’interno di un cimitero dopo ore di apprensione. Ma questa volta, purtroppo, il finale è stato diverso, lasciando Lanusei in un abbraccio collettivo di dolore e incredulità.

La scoperta nel campanile: dettagli e reazioni

Giancarlo Trovato Morto

Sul luogo della scoperta sono intervenute la procuratrice Paola Dal Monte e la sua vice Giovanna Morra, mentre la polizia scientifica ha subito avviato tutti i rilievi necessari. Dai primi accertamenti, sembra che la causa della morte sia naturale: nessun segno di violenza, nessun elemento che faccia pensare a un gesto esterno.

Il commissariato di Lanusei si sta ora occupando di ricostruire le ultime ore di vita di Giancarlo. Il corpo sarà sottoposto a ulteriori esami, ma la comunità si interroga ancora: “Come è possibile che nessuno si sia accorto della sua presenza?” La domanda rimbalza tra le vie del paese, lasciando un senso di smarrimento e amarezza.

Un mistero che lascia il segno

Giancarlo Trovato Morto

La morte di Giancarlo chiude una pagina dolorosa per Lanusei, ma apre una riflessione più ampia: quanto è sottile il confine tra presenza e oblio? Un uomo può svanire a pochi metri da casa, diventando invisibile anche agli occhi di chi lo conosceva da sempre. Il campanile del Tempio Don Bosco, chiuso e abbandonato, è diventato il testimone silenzioso di un destino amaro.

Tra incredulità e commozione, Lanusei si stringe nel ricordo di un uomo che ha lasciato il segno. Il mistero della sua scomparsa e la drammatica scoperta resteranno a lungo nei racconti di chi, per mesi, non ha mai smesso di sperare in un ritorno a casa.

La memoria di Giancarlo e la lezione per tutti

Con la scomparsa di Giancarlo Contu, Lanusei perde una parte di sé. Ma questa storia ci ricorda anche quanto sia importante non dimenticare, restare vigili e attenti alle persone che ci circondano. Il suo ricordo vivrà nelle storie, nei sorrisi e nelle partite di calcio che lo hanno visto protagonista, ma anche nella consapevolezza che certi misteri possono nascondersi proprio dietro l’angolo. E che la memoria, a volte, è l’unica chiave per non perdere davvero chi amiamo.

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