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Mamma arrestata in Italia: “Al figlio disabile cose agghiaccianti”. Audio, foto e video

Pubblicato: 07/08/2025 12:47

Una donna di cinquant’anni, residente a Catania, è stata posta agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti del figlio minorenne e con disabilità. Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura distrettuale, sono scattate in seguito a una segnalazione proveniente dalla comunità a cui il ragazzo era stato affidato. I fatti emersi sono di estrema gravità, e la misura cautelare prevede anche l’applicazione del braccialetto elettronico per la donna e il divieto di ogni forma di contatto con la vittima.

Le prove raccolte e la ricostruzione dei fatti

Il Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Catania ha condotto gli accertamenti che hanno permesso di raccogliere un gran numero di prove utili a ricostruire la vicenda. Dalle analisi forensi sui dispositivi elettronici sequestrati, sono emersi numerosi messaggi vocali, foto e video di natura sessuale che la donna inviava al figlio. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la madre avrebbe approfittato della condizione di inferiorità psichica del ragazzo, “inducendo l’adolescente, sin da quando questi aveva 13 anni, a compiere atti sessuali con l’invio di messaggi audio dal contenuto sessualmente esplicito nonché foto e video di autoerotismo”.

Questi comportamenti, che duravano da tempo, sono stati confermati anche dal ragazzo stesso durante un colloquio protetto. Ascoltato dal pubblico ministero con il supporto di una psicologa, il minore ha confermato “con profondo senso di imbarazzo, quanto emerso dagli accertamenti tecnici”. La sua testimonianza, unita alle prove digitali, ha fornito un quadro probatorio solido, portando la Procura a richiedere e ottenere un’ordinanza di custodia cautelare.

L’operazione, eseguita dalla Polizia Postale, ha portato all’applicazione della misura degli arresti domiciliari per la donna di 50 anni, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico e il divieto assoluto di comunicare con la vittima, un ragazzo minore di 15 anni. Le indagini si sono concentrate sulla gravità della condotta della madre, che ha “approfittato della condizione del figlio, disabile e minore di 15 anni, per indurlo a compiere atti sessuali”. Il caso evidenzia l’importanza delle segnalazioni e la delicatezza di indagini che coinvolgono minori e famiglie, con un focus particolare sulle prove digitali che hanno giocato un ruolo cruciale nella ricostruzione dei fatti e nell’applicazione delle misure cautelari.

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Ultimo Aggiornamento: 07/08/2025 12:48

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