Vai al contenuto

Partono i dazi, è caos mondiale. La Bce lancia l’allarme: “Grande incertezza, crescita in calo”

Pubblicato: 07/08/2025 17:16

Scattano i dazi ed è caos in tutto il mondo. L’impressione è che nessuno sappia bene cosa fare e che le conseguenze delle decisioni americane si potranno valutare solo con il tempo. Quello che è certo, è che tutti si aspettano problemi e rallentamenti per l’economia. Non a caso, oggi la Bce ha lanciato l’allarme: l’industria è in difficoltà e la crescita è in calo.

Calo significativo per il Pil dell’Eurozona

Il secondo trimestre si chiude infatti con un rallentamento significativo del Pil dell’Eurozona, confermato dal nuovo bollettino della Banca centrale europea, che parla di una crescita modesta nei servizi e in particolare nel manifatturiero. La fiducia delle imprese risulta in calo e l’istituto di Francoforte avverte che la situazione resterà incerta anche nei prossimi mesi.

Secondo la Bce, a frenare l’attività economica è un mix di maggiori dazi effettivi e attesi, rafforzamento dell’euro e instabilità geopolitica, che stanno riducendo la propensione delle imprese a investire. Un quadro che si inserisce in un contesto già fragile, e che inizia a mostrare i suoi effetti più evidenti nei Paesi chiave del continente.

Germania allo sprofondo, produzione in calo

È proprio la Germania, motore dell’economia europea, a segnalare uno dei dati più preoccupanti: a giugno, la produzione industriale è crollata dell’1,9% rispetto al mese precedente. A maggio era scesa dello 0,1%, ma gli analisti attendevano al massimo un -0,5%. Su base annua il dato è ancora più allarmante: -3,6% rispetto a giugno 2024.

Il crollo è dovuto in particolare ai settori farmaceutico (-11%) e alimentare (-6,3%), mentre solo l’energia mostra un dato positivo (+3,1%). Per Carsten Brzeski, analista di ING, si tratta di “una doccia fredda per chi ancora credeva in una ripresa ciclica del settore industriale tedesco”. Anche secondo Capital Economics, i numeri dimostrano come i primi effetti dei dazi stiano già colpendo l’economia tedesca, e i nuovi provvedimenti “probabilmente continueranno a frenare la produzione”.

Pressione su Trump per l’intesa con l’Europa

Sul piano politico, intanto, si attende una mossa da Washington. L’Unione europea ha già consegnato la bozza della dichiarazione congiunta per dare seguito all’intesa di principio sui dazi: “La palla è nel loro campo”, ha dichiarato il portavoce per il Commercio Olof Gill, spiegando che si attende l’ordine esecutivo del presidente Donald Trump per abbassare i dazi sulle auto Ue dal 27,5% al 15%, come previsto.

Gill ha anche chiarito che gli investimenti promessi da parte delle aziende europee negli Usa non sono vincolanti, ma solo “intenzioni trasmesse in buona fede”, raccolte dopo aver consultato industrie e Stati membri.

Il tentativo di placare le polemiche in Europa

La posizione assunta dal Gill suona come un tentativo di stemperare le forti critiche interne scatenate dall’accordo sui dazi siglato da Ursula von der Leyen. L’accordo, infatti, ha provocato un vero e proprio terremoto politico all’interno dell’Unione, con il presidente francese Macron in prima linea nel contestarne i termini, giudicati troppo generosi verso Washington e penalizzanti per l’industria europea.

Gill, con questa precisazione, prova a rassicurare i governi europei, mostrando come la Commissione rivendichi un margine di manovra nelle trattative commerciali, ma è evidente che la gestione del dossier dazi rappresenta una spina nel fianco per la leadership di Bruxelles. E dopo l’uscita degli ultimi dati, la situazione non è certo destinata a migliorare.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure