
La notte era scesa su una terra già provata da giorni di pioggia incessante. Il cielo, un tempo un velo azzurro, era ora un peso plumbeo e minaccioso, e l’aria era intrisa di un’umidità opprimente. Il vento ululava tra gli alberi, sferzando le finestre e trasformando le strade in fiumi in piena. Alle due del mattino, un diluvio apocalittico si è abbattuto su una grande città, superando ogni record. In sole tre ore, il cielo ha riversato una quantità d’acqua incredibile, un muro liquido che ha travolto ogni cosa. Le strade sono diventate canali impetuosi, le case si sono riempite d’acqua, e l’intera città sembrava sul punto di soccombere alla furia degli elementi.
Le forze della natura si sono scatenate con una violenza inaudita, e la gente si è ritrovata a lottare contro un nemico invisibile ma inarrestabile. Interi quartieri sono stati sommersi, con gli abitanti costretti a cercare rifugio nei piani più alti delle loro abitazioni o a fuggire verso i centri di evacuazione improvvisati. L’intera rete di trasporti ha subito un duro colpo, con i treni ad alta velocità fermi e le strade bloccate da frane e allagamenti. Le immagini che arrivavano erano quelle di una devastazione silenziosa, dove l’acqua, lenta ma inesorabile, aveva invaso ogni spazio.
Le conseguenze di un’ondata di maltempo eccezionale
Queste scene di devastazione non si sono svolte in un luogo indefinito, ma nella regione di Hokuriku, sulla costa del Mar del Giappone. L’ondata di maltempo che ha colpito duramente la prefettura di Ishikawa ha messo in ginocchio un intero sistema. Le piogge torrenziali, che hanno iniziato a cadere senza sosta, hanno provocato una serie di eventi a catena, causando allagamenti, frane e l’interruzione dei servizi essenziali. L’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA) ha confermato che la quantità di pioggia caduta a Kanazawa – capoluogo della prefettura – è stata di 148 millimetri in sole 3 ore, un valore record che ha superato ogni precedente. Questo fenomeno ha portato all’allagamento di abitazioni e all’inondazione di almeno 19 strade, paralizzando la vita quotidiana e mettendo in pericolo la sicurezza dei residenti. Le autorità locali sono state costrette ad attivare i centri di evacuazione per offrire riparo a chi era stato colpito più duramente.
Trasporti e servizi in ginocchio
Le ripercussioni del maltempo si sono fatte sentire anche sul fronte dei trasporti. La linea Hokuriku dello Shinkansen, una delle arterie principali che collega Nagano a Kanazawa, è rimasta interrotta per oltre 5 ore. Questo blocco ha creato disagi significativi per migliaia di pendolari e viaggiatori che si affidano a questo servizio per gli spostamenti quotidiani e per il turismo. Le stazioni si sono riempite di persone in attesa, in una situazione di incertezza e frustrazione. Il traffico ferroviario, solitamente puntuale e affidabile, è stato sopraffatto dalla potenza della natura, dimostrando quanto anche le infrastrutture più avanzate possano essere vulnerabili di fronte a eventi climatici di tale intensità.
Heavy flooding caused by extreme rainfall in #Kanazawa, Ishikawa Prefecture, #Japan 🇯🇵 (07.08.2025)@Top_Disaster pic.twitter.com/pAgXSaWVTy
— sustainme.in® (@sustainme_in) August 7, 2025
L’instabilità meteorologica e i rischi futuri
La situazione meteorologica non mostra segni di miglioramento immediato. L’instabilità atmosferica è alimentata dal transito di un sistema di bassa pressione che si sta muovendo verso Nord-Est, proprio sopra il Mar del Giappone. La JMA ha previsto che il fronte associato a questa depressione si sposterà verso Sud nei prossimi giorni, mantenendo condizioni instabili in un’ampia area che va da Est a Ovest almeno fino a sabato. La combinazione di aria calda e umida che si dirige verso la depressione e la intensa attività atmosferica del fronte sta creando un ambiente particolarmente propenso a precipitazioni intense e temporali. Questo scenario fa temere nuovi allagamenti e frane, e tiene le autorità e i residenti in uno stato di allerta costante. La consapevolezza che la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente rende la gestione dell’emergenza ancora più complessa e cruciale.