
“Oltre al malore per cause naturali o indotte da alcol o droghe, c’è anche una terza possibilità: che Simona sia scivolata vicino alla piscina, abbia sbattuto la testa e perso i sensi”. A parlare è Gabriele Giambrone, legale della famiglia di Simona Cinà, la ventenne trovata morta a Bagheria durante una festa di laurea. Le dichiarazioni arrivano dopo l’autopsia eseguita sul corpo della giovane.
Dall’esame autoptico, ha spiegato il legale, sarebbe emerso un piccolo segno sotto la nuca. I medici non lo ritengono significativo, ma non si esclude del tutto l’ipotesi di un trauma cranico compatibile con una caduta accidentale. Un dettaglio che, se confermato, potrebbe rivelarsi fondamentale per ricostruire gli ultimi istanti di vita di Simona.

Un dato, però, è già certo: Simona era viva quando è finita in piscina. Lo dimostra la presenza di acqua nei polmoni, rilevata durante l’autopsia. Questo elemento conferma che la ragazza è morta per annegamento, ma non chiarisce cosa abbia causato la perdita di conoscenza o lo stato che l’ha portata a non riuscire a salvarsi.
Saranno decisivi, ora, gli esami tossicologici. Il legale della famiglia ha ribadito la necessità di accertare se Simona abbia assunto alcol o droghe, spontaneamente o se qualcuno possa averle somministrato delle sostanze. La famiglia ha anche presentato un’istanza per estendere gli esami a droghe sintetiche, spesso più difficili da rilevare.

Un primo elemento è già emerso: il cuore di Simona non presentava patologie evidenti. Tuttavia, la Procura ha deciso di acquisire tutta la documentazione sportiva della giovane, che praticava pallavolo a livello agonistico, per escludere eventuali condizioni pregresse legate all’attività fisica.
Secondo i tecnici, per avere i risultati definitivi degli esami tossicologici serviranno tra i 30 e i 45 giorni. Solo allora sarà possibile chiarire se la ventenne abbia avuto un malore naturale o se siano entrate in gioco cause esterne, come l’assunzione di sostanze.
“L’autopsia ha stabilito che Simona è morta per annegamento, ma per capire le vere cause bisognerà attendere la fine degli esami”, ha dichiarato Gabriella, cugina della giovane. “I risultati si conosceranno solo a fine agosto e solo allora potremo avere risposte certe su quanto accaduto”.
La morte improvvisa di Simona Cinà ha scosso l’intera comunità di Bagheria e il mondo sportivo locale. La famiglia, ancora sotto shock, attende risposte concrete per fare luce su una tragedia che ha lasciato dietro di sé dolore e molte domande ancora aperte.