
Jannik Sinner è al centro di uno strano caso mediatico. A far discutere è il Six Kings Slam, torneo esibizione ad altissimo budget che si terrà a Riad dal 15 al 18 ottobre. L’evento, organizzato dall’Arabia Saudita, ha già fatto rumore lo scorso anno per l’enorme montepremi (oltre 7 milioni al vincitore) e oggi torna sotto i riflettori per motivi diversi.
A scatenare il dibattito, stavolta, è stata la locandina ufficiale della seconda edizione, con due particolari che non sono sfuggiti agli occhi dei tifosi: Jannik Sinner, pur essendo il numero uno del Mondo e fresco vincitore a Wimbledon, è in secondo piano, e sulla sua guancia appare un numero sbagliato.
Sinner dietro, in primo piano Alcaraz e Djokovic: “Mancanza di rispetto”
L’immagine promozionale postata da Turki Alalshikh, presidente dell’organizzazione, ritrae i sei partecipanti stilizzati con una corona in testa, come sei “Re”. Ma proprio il vero numero uno del tennis mondiale, Jannik Sinner, è stato relegato in secondo piano. Davanti a lui spiccano invece Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.
Un dettaglio che non è piaciuto ai tanti tifosi italiani. Alcuni hanno scritto che questa è una “mancanza di rispetto” per il nostro campione da parte degli organizzatori. Sinner non è solo l’attuale leader del ranking ATP, ma ha anche vinto tre degli ultimi quattro Slam, tra cui lo storico trionfo a Wimbledon contro lo stesso Alcaraz, lo scorso 13 luglio. Che a essere messo in evidenza sia proprio lo spagnolo, appena battuto, lascia perplessi.

Il numero 5 sulla guancia che accende i social
Ma non è solo una questione di posizione. L’altro punto che ha infiammato i social riguarda un errore grafico: sul volto di Sinner appare il numero 5, a indicare – secondo la logica della locandina – i titoli Slam vinti da ciascun giocatore. Un bel problema, visto che i successi dello Slam del tennista altoatesino sono oggi quattro, non cinque.
Sui volti di Djokovic (24) e Alcaraz (5) i numeri sono corretti, ma quello sull’azzurro è evidentemente errato. Due le interpretazioni circolate: o si tratta di un semplice sbaglio, o di un messaggio beneaugurante. Un modo per scommettere, con un po’ di sfacciataggine, sulla vittoria di Sinner agli US Open di fine estate.
Il torneo e la sostanza che manca
L’evento saudita, nato come spettacolo per l’intrattenimento, ha visto l’anno scorso proprio Sinner imporsi in finale contro Alcaraz, con un bottino record tra partecipazione e vittoria. Quest’anno, accanto ai tre grandi (Sinner, Djokovic e Alcaraz), ci saranno Zverev, Draper e Fritz, che sostituiscono Nadal, Medvedev e Rune.
Resta però il dubbio: a fronte di una potenza economica senza rivali, quanto conta davvero questo torneo nel panorama tennistico mondiale? Per ora, sembra più un palco per l’immagine che un campo per la gloria.