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Milionario trafitto a morte durante un safari in Sudafrica: la tragedia immane

Pubblicato: 07/08/2025 10:54

Un safari finito in tragedia nel cuore selvaggio dell’Africa. Quella che doveva essere un’esperienza indimenticabile si è trasformata in un dramma per Asher Watkins, imprenditore statunitense e appassionato di caccia grossa. Il milionario, in vacanza con la famiglia, è stato travolto e ucciso all’istante da un bufalo di oltre 1.300 chili durante una battuta di caccia nel Limpopo, in Sudafrica. Stava seguendo le tracce dell’animale insieme a una guida professionista e un esperto tracciatore, quando la situazione è precipitata. A raccontare i dettagli è la compagnia organizzatrice dell’escursione, la Coenraad e Vermaak Safari, che ha definito l’episodio “devastante”.

“È con profonda tristezza e con il cuore pesante che confermiamo la tragica scomparsa del nostro cliente e amico Asher Watkins dagli Stati Uniti”, si legge nella nota ufficiale dell’organizzazione, riportata da Metro. La compagnia ha aggiunto che il bufalo responsabile dell’attacco non è stato ferito e si è allontanato indisturbato nella riserva, lasciando sgomento e incredulità per la morte improvvisa di Watkins, sorpreso da una delle specie più pericolose e imprevedibili del continente africano.

Un addio inatteso tra savana e dolore

Mentre Watkins inseguiva la sua preda, la madre Gwen, il patrigno e il fratello Amon lo attendevano ignari in un lodge safari a pochi chilometri di distanza. Il loro viaggio si è così trasformato in un incubo. Asher Watkins era il fondatore e amministratore del Watkins Ranch Group, società di intermediazione immobiliare specializzata nella vendita di ranch di lusso tra Texas, Oklahoma e Arkansas. Il suo nome era molto conosciuto nel panorama della caccia, soprattutto all’interno del Dallas Safari Club, e spesso condivideva la sua passione sui social network.

Nato e cresciuto a Dallas, Watkins aveva proseguito la tradizione familiare, guidando un’azienda legata all’allevamento e alla caccia. Il suo stile di vita ruotava attorno alla wilderness, tra ranch americani e paesaggi africani, armi e animali selvaggi. Sua ex moglie Courtney, madre della figlia Savannah, ha condiviso pubblicamente il suo dolore, pubblicando – e poi cancellando – una foto d’epoca con la bambina. “Questa foto appartiene a un altro momento, a un altro capitolo della nostra vita, ma è una foto che farà sempre parte della storia di nostra figlia”, ha scritto. Poi ha aggiunto: “Da allora siamo in uno stato di shock e dolore, cercando di elaborare non solo la perdita, ma anche la complessità che ne consegue”.

Dietro la passione per la caccia, una fine improvvisa

Dietro l’immagine del manager di successo e del cacciatore instancabile, si cela ora la storia crudele di una fine improvvisa, avvenuta tra polvere e cespugli, sotto la furia di un animale selvatico. Watkins aveva fatto della caccia il simbolo della sua vita, senza immaginare che sarebbe stata proprio questa passione a segnarne il destino.

L’imprevisto ha colpito in pochi istanti, dimostrando ancora una volta quanto la natura possa essere imprevedibile e potente, anche di fronte all’esperienza e alle precauzioni. La storia di Watkins ci ricorda la sottile linea tra avventura e tragedia, e il rischio che si cela dietro ogni sfida alla natura selvaggia.

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