
Nelle ore notturne, le strade diventano spesso scenari silenziosi dove il traffico rallenta e la città sembra addormentarsi. È in questi momenti che anche un piccolo imprevisto può trasformarsi in un dramma, specialmente quando il buio e la scarsa visibilità rendono più difficile percepire i pericoli. La sicurezza stradale, in questi contesti, dipende non solo dall’attenzione dei conducenti, ma anche da un senso di responsabilità che dovrebbe impedire a chiunque di voltarsi dall’altra parte di fronte a un incidente.
La fuga dopo un investimento rappresenta una delle più gravi violazioni del codice della strada, non solo per le conseguenze legali ma per l’assenza di umanità che comporta. Fermarsi, prestare soccorso e allertare i servizi di emergenza sono azioni fondamentali che possono fare la differenza tra la vita e la morte. Purtroppo, non sempre questo accade, e quando a rimetterci è una persona innocente, il dolore della comunità diventa profondo e difficile da lenire.

Questa notte, a Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia, ha perso la vita Diana Siminescu, 42 anni, di nazionalità rumena. La donna, madre di quattro figli e moglie di un agente della Polizia Locale di Vallio Terme, è stata investita da un’auto pirata mentre camminava lungo via Marconi Guglielmo. L’impatto è stato violentissimo e il corpo è stato scaraventato in un fosso a bordo carreggiata.
L’allarme
A dare l’allarme è stato un automobilista di passaggio, che ha notato la 42enne riversa a terra e ha immediatamente contattato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 inviati dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia, con ambulanza e automedica in codice rosso, oltre ai vigili del fuoco di Brescia e alla polizia stradale.
Gli inquirenti hanno già acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza e i dati del lettore targhe presenti nella zona, nella speranza di rintracciare rapidamente il conducente in fuga. Le indagini proseguono serrate, mentre la comunità resta scossa per la perdita di una donna conosciuta e stimata, strappata alla vita in modo così crudele.