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Diana Pifferi, orribile gesto sulla targa in memoria della piccola: “Un atto ignobile”

Pubblicato: 08/08/2025 17:26

Una targa commemorativa dedicata a Diana Pifferi, la bambina morta nel 2022 dopo essere stata abbandonata dalla madre, è stata recentemente vandalizzata a San Giuliano Milanese, provocando profonda indignazione nella comunità locale. Il monumento, collocato in via Trieste, vicino al centro cittadino, era stato installato nel luglio 2023, esattamente un anno dopo la tragedia, grazie all’iniziativa della zia materna e con il sostegno dell’amministrazione comunale.

Nella notte tra il 7 e l’8 agosto 2025, ignoti hanno deturpato la targa con scritte offensive e simboli realizzati con vernice spray nera, un gesto che ha ferito profondamente i familiari e i cittadini. Il danneggiamento è stato scoperto la mattina seguente da alcuni passanti, che hanno subito allertato le autorità. Sul posto è intervenuta la polizia locale per i rilievi, mentre gli uffici comunali hanno predisposto la rimozione delle scritte e il ripristino del decoro.

La condanna del sindaco e l’indignazione della città

Il sindaco di San Giuliano Milanese, Marco Segala, ha condannato con fermezza l’episodio, definendolo «un atto ignobile che offende la memoria di una bambina e ferisce l’intera comunità». Ha promesso inoltre di adottare azioni concrete per individuare i responsabili. Anche la zia della piccola, Simona, ha espresso pubblicamente la propria amarezza, denunciando il vandalismo come «un atto indegno e incivile».

La reazione dei cittadini non si è fatta attendere: numerosi messaggi di solidarietà sono apparsi sui social network, con richieste di installare sistemi di videosorveglianza per proteggere il luogo commemorativo. Alcuni consiglieri comunali hanno chiesto l’installazione di telecamere permanenti per evitare nuovi atti di vandalismo, mentre associazioni civiche e gruppi impegnati nella tutela dell’infanzia hanno ribadito l’importanza di preservare la memoria di Diana.

Il caso Diana Pifferi: una tragedia che ha scosso l’Italia

Diana Pifferi aveva solo 18 mesi quando, nel luglio 2022, è stata trovata morta nel suo lettino in un appartamento di Milano. La madre, Alessia Pifferi, l’aveva lasciata sola per sei giorni senza cibo né assistenza, mentre si trovava a Bergamo con il compagno. L’autopsia ha confermato che la bambina è deceduta per stenti, un evento che ha suscitato grande commozione e indignazione in tutto il Paese.

La vicenda ha aperto un acceso dibattito sull’abbandono dei minori e sulle falle nei sistemi di tutela sociale, mettendo in luce le difficoltà nella protezione dei più vulnerabili. Alessia Pifferi è stata condannata all’ergastolo, anche se la sua difesa ha presentato appello. La memoria di Diana continua a essere un monito doloroso per la società, mentre il vandalismo alla targa commemorativa riporta all’attenzione la necessità di rispetto e tutela per la sua memoria.

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