Un incidente stradale può trasformare in pochi istanti una normale serata in una tragedia senza ritorno, lasciando dietro di sé dolore e sgomento. Ogni anno sono numerose le persone coinvolte in sinistri che causano ferite gravi o la perdita della vita, soprattutto sulle strade più trafficate e veloci come le autostrade. Il rischio aumenta nelle ore notturne, quando la stanchezza, la scarsa visibilità e la velocità possono diventare fattori determinanti in incidenti spesso devastanti.
La giovane età delle vittime e la loro vita ancora tutta davanti fanno sì che tali eventi abbiano un impatto emotivo ancora più forte sulla comunità e sulle famiglie coinvolte. La speranza di poter superare le difficoltà iniziali si scontra spesso con la dura realtà di condizioni disperate e, talvolta, di un esito fatale, come purtroppo è accaduto in questo caso.
L’incidente
A Montesilvano, nel pescarese, la notte tra martedì e mercoledì è stata segnata da un grave incidente sull’autostrada A14, nel quale ha perso la vita Simona Sulejmani, una ragazza di 26 anni originaria di Popoli Terme. Simona viaggiava a bordo di un Fiat Doblò guidato da un giovane di 21 anni quando, al chilometro 368 in direzione Sud, il loro veicolo ha tamponato un mezzo pesante. Rimasta incastrata tra le lamiere, è stata liberata dai vigili del fuoco e rianimata sul posto dal personale del 118 prima di essere trasferita in condizioni disperate all’ospedale di Pescara.
Dopo tre giorni di agonia nel reparto di Rianimazione, nella mattinata di sabato 9 agosto i medici hanno accertato la morte encefalica di Simona e, al termine del periodo di osservazione previsto dal protocollo, è stato certificato il decesso. Il giovane di 21 anni, invece, ha riportato ferite lievi e non è in pericolo di vita. I due rientravano a casa dopo aver partecipato a una gara di ballo, un momento che doveva essere di festa e spensieratezza e che invece si è trasformato in tragedia, lasciando sgomento e dolore nella comunità locale.
