
Dopo una breve tregua, l’estate torna a farsi sentire con prepotenza su tutta l’Italia. Un’intensa ondata di caldo, alimentata dall’anticiclone africano “Caronte”, è pronta a far impennare le temperature, raggiungendo e superando in alcune aree la soglia dei 40°C.
Il culmine dell’afa è atteso tra domenica 10 e lunedì 11 agosto 2025, con un impatto più marcato sulle regioni del Centro e del Sud, ma senza risparmiare nemmeno alcune zone del Nord. Già a partire da oggi, sabato 9 agosto, molte città si preparano a sperimentare temperature roventi.
Le previsioni di Paolo Sottocorona
Per avere un quadro più chiaro della situazione meteo dei prossimi giorni, Fanpage.it ha intervistato Paolo Sottocorona, un noto meteorologo e divulgatore scientifico. Secondo le sue previsioni, la settimana di Ferragosto sarà caratterizzata da tempo caldo e soleggiato. A partire da questo weekend, e fino al prossimo, le condizioni di stabilità atmosferica persisteranno, portando a un graduale aumento delle temperature su tutto il territorio nazionale.
L’ondata di calore interesserà l’intera penisola, sebbene con intensità diverse. Sottocorona spiega che al Nord si prevedono picchi di caldo in particolare nella Pianura Padana. Al Sud e al Centro, invece, i valori più elevati si registreranno nelle zone interne del Paese e sul versante tirrenico, mentre l’Adriatico sarà leggermente meno colpito. Il meteorologo aggiunge che, a parte qualche fenomeno isolato sulle Alpi e in Liguria, il Centro-Sud sarà dominato dal sole e dal caldo intenso.
Nonostante l’allerta, Sottocorona rassicura che, pur salendo sopra i 35°C, le temperature nelle aree più a rischio non dovrebbero superare i 37-38°C. Questo aumento graduale, iniziato già sabato 9 e domenica 10 agosto, si manterrà stabile fino a Ferragosto. In seguito, è possibile che le temperature scendano lievemente, pur rimanendo in linea con le medie stagionali.

Pochi fenomeni ma possibili temporali
L’esperto precisa che, al momento, non sono attesi fenomeni meteorologici significativi. Tuttavia, non si può escludere che l’incontro tra correnti fredde e masse d’aria più calda possa generare temporali localizzati, anche di forte intensità. Sottocorona conclude che, se dopo il picco di calore le temperature dovessero calare leggermente, il rischio di questi temporali più intensi dovrebbe ridursi.