
Il telefono squillava a vuoto. Un suono ripetitivo, insistente, che si perdeva nel silenzio di una casa. Dall’altra parte della cornetta, l’ansia cresceva minuto dopo minuto, trasformandosi in una sensazione di malessere sempre più insopportabile. Il tentativo di mettersi in contatto, inizialmente una semplice routine, si era trasformato in un presentimento. La preoccupazione divenne talmente forte da spingere un familiare ad allertare i soccorsi, dando il via a una corsa contro il tempo che si sarebbe rivelata disperata.
Le sirene rompono la quiete di un pomeriggio qualsiasi. L’arrivo di Volanti, vigili del fuoco e personale medico davanti all’abitazione ha attirato l’attenzione del vicinato. Dopo aver forzato la porta, la squadra di soccorso si è trovata di fronte a una scena che non lasciava spazio a grandi speranze. L’uomo era riverso sul letto, immobile. I primi tentativi di rianimazione sono stati effettuati sul posto, ma la situazione è apparsa subito grave. La corsa disperata in ospedale si è conclusa con una tragica conferma: il suo cuore aveva smesso di battere.
Un tragico epilogo
Il dramma si è consumato ad Ancona, in via Gentiloni, dove un malore fatale ha stroncato la vita di Alessandro Silvestri, un 44enne anconetano molto conosciuto e amato in città. La notizia della sua scomparsa ha gettato nello sconforto amici, parenti e la comunità intera, che lo ricorda come un uomo pieno di vita ed energia. La magistratura non esclude l’ipotesi di un’autopsia per risalire alle cause precise del decesso.
Una vita tra musica e politica
La vita di Alessandro è stata segnata da due grandi passioni: la musica e la politica. Per anni, ha lavorato come venditore di strumenti e accessori musicali per la nota fabbrica Eko, prima di intraprendere la carriera di broker finanziario. Allo stesso tempo, si esibiva come DJ animando le serate anconetane e diffondendo la sua travolgente energia.
Sul fronte politico, Alessandro è stato un fervente attivista. Ha militato a lungo nelle fila della sinistra cittadina, sostenendo le battaglie della sezione dorica di Rifondazione Comunista. Ha organizzato numerose edizioni delle feste di partito alla Cittadella e al Forte Altavilla di Pietralacroce, portando musica e dibattiti su temi sociali e politici.
Dietro l’attivista e il DJ, c’era un uomo dal carattere estroverso e un padre affettuoso e premuroso nei confronti del figlio di 8 anni. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, non solo nella vita del suo bambino, ma anche in quella di tutte le persone che sono state toccate dalla sua energia contagiosa e dal suo spirito trascinatore. Il cuore di Alessandro si è fermato d’improvviso, spezzando non solo la sua vita, ma anche quella dei suoi cari.