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Lutto nella musica italiana, investito e ucciso durante la passeggiata in bici: la notizia poco fa 

Pubblicato: 09/08/2025 10:24

Un dramma improvviso scuote il mondo della musica italiana. Paolo Pistolato, volto noto tra gli appassionati, è stato investito da un camper mentre percorreva la rampa Rizzardi a Mestre. Nessun soccorso immediato: per diversi minuti è rimasto a terra in condizioni disperate, fino all’arrivo dei soccorsi chiamati da un passante. Trasportato d’urgenza all’ospedale dell’Angelo, si è spento dopo cinque ore di lotta a causa di un grave trauma con emorragia interna.

La polizia locale di Venezia ha subito avviato le indagini per investimento con fuga e omissione di soccorso. Il camper è stato individuato grazie alle telecamere, ma il conducente è ancora ricercato. Paolo, 63 anni, di Favaro Veneto, quella mattina aveva lasciato lo scooter in officina e deciso di muoversi in bici, una scelta che si è rivelata fatale.

Un tragico destino sulle strade di Mestre

Secondo il racconto del cugino Piero Trabuio, Paolo era partito di buon’ora da via Triestina, diretto verso via della Libertà. Un viaggio quotidiano, interrotto brutalmente. Celibe e senza figli, Paolo era molto legato ai suoi fratelli e sorelle, vivendo una vita riservata ma ricca di affetti familiari.

L’équipe medica lo attendeva in sala operatoria, ma le sue condizioni sono rimaste critiche anche dopo l’intervento. Alle 17.30 il suo cuore si è fermato. Due sorelle sono riuscite a raggiungerlo in ospedale, ma la speranza è svanita in poche ore. A Favaro Veneto, dove Paolo abitava da cinquant’anni, la notizia ha sconvolto tutti.

Paolo Pistolato: una vita tra musica e sogni

Il presidente della Municipalità, Marco Bellato, non ha nascosto il suo dolore e la sua rabbia: “Era una persona buona, che conoscevo bene. Mi auguro che chi lo ha investito venga trovato e paghi per ciò che ha fatto”. La comunità si stringe nel ricordo di Paolo, uomo discreto e molto amato.

Pistolato era musicista, compositore e cantautore. Amava il pianoforte, la voce e la scrittura di brani originali, inseguendo il sogno di emergere nel panorama musicale italiano. “Era un uomo pacifico, creativo e introspettivo”, ricorda il fratello Roberto. Solo una settimana fa aveva presentato sui social un nuovo progetto: fondare un’etichetta indipendente per diffondere la sua musica. Nonostante il grande successo non fosse mai arrivato, la sua passione non si era mai spenta.

Una comunità in lutto e un’eredità musicale

La scomparsa di Paolo lascia un vuoto nella scena musicale e tra chi lo conosceva bene. La speranza ora è che venga fatta giustizia per una vita spesa tra note, sogni e affetti sinceri. Il ricordo di Paolo Pistolato vive attraverso la sua musica e l’affetto di una comunità intera.

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