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Muore mentre va a ritirare il gratta e vinci: cosa succede dopo

Pubblicato: 09/08/2025 17:26

Ogni giorno è fatto di attese, speranze e desideri che spesso si intrecciano con la quotidianità. A volte, però, basta un solo istante per trasformare un momento di gioia in una tragedia che lascia senza parole. È in questi episodi che emerge la vera natura della vita, fatta di luci e ombre, di fortuna e dolore, di sogni infranti e di gesti di umanità che riscaldano il cuore.

Le storie come quella che stiamo per raccontare ci ricordano quanto sia importante non dare mai nulla per scontato. Sono vicende che si intrecciano con la realtà di un’intera comunità, segnandone il presente e il futuro, unendo le persone nel ricordo e nella solidarietà più profonda.

Un tragico destino ha colpito la strada regionale Noalese in una domenica pomeriggio di agosto. Andrea, in sella al suo scooter con il sogno di riscuotere un Gratta e Vinci vincente, si è trovato coinvolto in un impatto fatale. Da quel momento, la sua storia e il biglietto fortunato hanno scaldato i cuori di un intero paese.

Quando la fortuna incontra la tragedia

La scomparsa di Andrea Molin, 63 anni, ex calciatore e volto noto del calcio dilettantistico veneto, ha lasciato senza parole la comunità di Caselle di Santa Maria di Sala. L’uomo ha perso la vita lungo la Noalese, mentre era diretto a incassare il suo biglietto fortunato.

Nonostante i soccorsi immediati, Andrea non ce l’ha fatta. In pochi minuti, la notizia si è diffusa tra amici, parenti e compagni di squadra, lasciando un grande vuoto e un ricordo indelebile nella memoria collettiva.

Il biglietto vincente e il dettaglio che nessuno si aspettava

Secondo le ricostruzioni locali, Andrea aveva appena acquistato un Gratta e Vinci e stava andando a riscuotere la sua vincita. Ma è proprio qui che la storia prende una piega inaspettata: durante un sopralluogo sul luogo dell’incidente, il consigliere comunale Fortunato Benfatto ha notato un piccolo oggetto bianco nel fossato accanto alla strada.

«In un primo momento pensavo fosse un documento», ha raccontato a La Nuova Venezia. Era invece proprio il tagliando vincente, rimasto lì tra i rovi.

Solidarietà che fa la differenza

La vicenda ha preso una svolta toccante: Benfatto ha incassato i 200 euro di premio e li ha restituiti interamente ai figli di Andrea, consegnando la somma davanti al sindaco. Un gesto che ha scosso tutta la comunità.

«Un piccolo gesto ma che vuole rappresentare l’abbraccio di un’intera comunità a due figli che oggi si ritrovano a fare i conti con un dolore immenso. Non potevamo restare indifferenti», ha dichiarato il consigliere. Un atto simbolico, diventato il segno della vicinanza e della solidarietà collettiva.

Comunità e memoria: una storia che unisce

Questa storia, fatta di dolore ma anche di umanità, ha lasciato un segno profondo. La famiglia di Andrea, così come l’intero paese, ha sentito forte l’abbraccio e il sostegno di tutti nei giorni più difficili.

L’addio a un uomo semplice e autentico

Andrea Molin lascia la moglie, due figli e una nipote. L’ultimo saluto si terrà sabato 16 agosto alle 9.30 nella chiesa di San Teonisto e Agostino a Marano di Mira, suo paese natale. La sepoltura avverrà nel cimitero di Ballò di Mirano, dove vive uno dei figli e dove Andrea aveva concluso la sua carriera calcistica.

Un’occasione per amici, ex compagni di squadra e cittadini di ricordare non solo il calciatore, ma anche l’uomo che ha saputo vivere con passione ogni istante, lasciando un’eredità di valori e affetto.

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