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Papa Leone, la decisione durissima contro la corruzione: è tutto vero

Pubblicato: 09/08/2025 14:20

Negli ultimi anni, il tema della trasparenza e del controllo nella gestione delle risorse pubbliche è diventato centrale in molti ambiti, spingendo istituzioni e organizzazioni a rivedere procedure e regole. L’obiettivo è garantire un utilizzo corretto dei fondi, ridurre al minimo il rischio di corruzione e rafforzare la fiducia dei cittadini verso gli enti che gestiscono servizi e investimenti.

Il settore degli appalti pubblici, in particolare, rappresenta un’area delicata in cui l’equilibrio tra efficienza amministrativa, concorrenza e integrità è fondamentale. La definizione di norme chiare e l’adozione di sistemi di verifica efficaci sono strumenti essenziali per assicurare gare trasparenti e scelte improntate all’etica e alla responsabilità.

È in questo contesto che oggi è stato reso pubblico il nuovo regolamento sugli appalti della Santa Sede, volto a rafforzare trasparenza, controlli e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici. Il documento, un Decreto generale esecutivo firmato il 5 agosto 2025 dal prefetto della Segreteria per l’Economia, Maximino Caballero Ledo, dà attuazione alla Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio “Per meglio armonizzare”, aggiornando il Codice degli appalti vaticano.

Cosa cambia

Il regolamento, suddiviso in otto titoli e 52 articoli, si applica a Istituzioni curiali, uffici della Curia Romana e organismi collegati alla Santa Sede o che ne fanno riferimento. Tra le principali disposizioni vi è l’obbligo per i funzionari di dichiarare ogni rapporto diretto o indiretto con i partecipanti alle gare che possa compromettere la propria imparzialità, oltre all’astensione in caso di precedenti collaborazioni, anche non retribuite.

Il testo stabilisce anche verifiche approfondite sulla documentazione amministrativa degli operatori economici, con lo scopo di accertare eventuali legami pregressi con dipendenti, collaboratori o professionisti esterni iscritti negli elenchi ufficiali. L’obiettivo dichiarato è evitare conflitti di interesse e garantire procedure imparziali ed efficienti.

Entrata in vigore

Come precisano i media vaticani, il nuovo regolamento è frutto di un lavoro congiunto tra più dicasteri, con l’intento di coniugare trasparenza e snellimento delle pratiche amministrative. Il decreto è stato promulgato tramite pubblicazione su L’Osservatore Romano e sarà operativo da domani, 10 agosto 2025. Successivamente, il testo sarà accessibile anche sul portale ufficiale bandipubblici.va e incluso negli Acta Apostolicae Sedis.

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