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Patente, ora cambia tutto: da che età non potrai più guidare

Pubblicato: 09/08/2025 15:22

Guidare dopo una certa età potrebbe diventare molto diverso: il governo sta pensando a una stretta sul rinnovo della patente, con controlli più severi per gli automobilisti anziani. Dopo diversi incidenti mortali provocati da ultraottantenni, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha confermato che tecnici e ministero sono già al lavoro su nuovi limiti e modalità. Il tema fa discutere: tra sicurezza stradale e diritto alla mobilità, politica, associazioni e sindacati si dividono. Ecco cosa potrebbe cambiare davvero e quali sono i dati ufficiali che alimentano il dibattito.

Governo e nuove regole: cosa cambia per la patente

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha detto chiaramente su Rtl 102.5 che si valuta un cambio agli esami di rinnovo patente per chi supera una certa età. «Quello che sta succedendo impone una riflessione basata sui dati, non sulle impressioni», ha spiegato, riferendosi agli ultimi episodi di guida contromano in autostrada che hanno avuto conseguenze tragiche. Tre di questi incidenti mortali sarebbero stati causati da ultraottantenni.

Attualmente, il rinnovo patente è previsto ogni tre anni per gli over 70 e ogni due anni dopo gli 80. Salvini ha sottolineato che, anche con il nuovo Codice della Strada, «non fare inversioni a U in autostrada e non imboccare l’autostrada contromano è qualcosa che non posso imporre per legge: serve essere sempre attenti alla guida».

Politica divisa tra sicurezza e autonomia

L’opposizione si fa sentire: Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti, rilancia una proposta di legge già scartata dalla maggioranza. L’idea è introdurre un esame teorico e pratico obbligatorio al rinnovo della patente dagli 80 anni, per controlli più stringenti sulle reali capacità di guida degli anziani.

Ma il dibattito non è solo tecnico: le nuove regole potrebbero cambiare la vita di migliaia di persone per cui la patente è molto più di un documento, è un vero simbolo di autonomia e indipendenza. Il confronto è acceso e coinvolge tutta la società.

Associazioni e sindacati: attenzione ai diritti

Le associazioni dei consumatori e i sindacati dei pensionati chiedono equilibrio. Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, sottolinea: «La libertà di muoversi è un diritto fondamentale a tutte le età» e propone controlli fondati su criteri medico-funzionali chiari e aggiornati, anziché limiti anagrafici rigidi.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Carmelo Barbagallo, segretario generale Uilp, invita a «studiare bene i dati e confrontarsi con le parti sociali» prima di modificare le norme. Per molti anziani, ribadisce, la patente è sinonimo di autonomia quotidiana e perderla può significare isolamento e difficoltà nella vita di tutti i giorni.

I numeri della sicurezza: età e rischio alla guida

Secondo le ultime statistiche Istat-Aci, pubblicate a luglio, il tasso di mortalità stradale più alto nel 2024 si registra tra gli 85 e 89 anni, con 103,8 decessi ogni milione di abitanti. A seguire, ci sono i giovani tra i 20 e i 24 anni (84,7 morti ogni milione) e la fascia 80-84 anni.

Questi dati accendono il dibattito: da una parte, la necessità di proteggere la sicurezza di tutti gli utenti della strada; dall’altra, il timore di penalizzare chi, anche in età avanzata, guida responsabilmente. Il confronto è solo all’inizio, ma il tema è destinato a far discutere ancora a lungo.

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