
Schlein, estate fuori dagli schemi: cosa cambia davvero questa stagione – L’estate della politica italiana si tinge di eventi, festival e brindisi sotto le stelle. Ma c’è chi sceglie di restare fuori dal coro: Elly Schlein, al comando del Partito Democratico, dice no alle consuete commistioni. Nessun invito accettato, nessun brindisi con avversari o alleati improvvisati. Come una protagonista di un film pop che sceglie la sua trama, la segretaria lavora sottotraccia alla strategia d’autunno, lasciando la scena estiva agli altri.
Invece di lasciarsi sedurre dai cocktail party bipartisan, Schlein preferisce l’ombra discreta della preparazione. Nessun brindisi, nessuna commistione: la leader Pd mantiene salda la sua rotta, pronta a tornare protagonista quando decreti e leggi incendieranno il dibattito parlamentare.
Da Rimini a Ceglie: la scelta di non mischiarsi

Una questione di stile? No, una vera e propria dichiarazione di intenti. Niente palcoscenico condiviso con destra e sinistra, nessuna apparizione ai grandi appuntamenti dove solitamente si incrociano i destini politici della stagione. Schlein punta tutto sull’identità Pd e sulla tessitura da campo largo, mantenendo le distanze da ministri meloniani e big del centrodestra. La regola è chiara: agitatevi pure, ma non mescolatevi.
Questo approccio si riflette anche nel programma del Meeting di Rimini: nessun fedelissimo di Schlein tra gli ospiti. Una scelta netta che lascia parlare l’assenza, più di mille parole.
La mappa degli esclusi
- Enrico Letta, presidente della Fondazione Delors;
- Pina Picierno, vicepresidente dell’Europarlamento e rivale interna;
- Stefano Bonaccini, ex sfidante per la leadership Pd;
- Simona Malpezzi, ex capogruppo e voce riformista;
- Irene Tinagli, eurodeputata indipendente;
- Giorgio Gori, possibile candidato sindaco di Milano;
- Michele Emiliano e Graziano Delrio, dialoganti con il mondo cattolico.
Dal nord al sud: sempre la stessa musica

Rimini non è un caso isolato. Dal 28 al 30 agosto, anche il festival pugliese di Affari Italiani a Ceglie Messapica vedrà una platea ricca di nomi: da Giuseppe Conte a Matteo Renzi e Carlo Calenda. Ma ancora una volta, nessun fedelissimo Pd tra gli invitati. Solo Michele Emiliano e Antonio Decaro, entrambi considerati fuori dall’orbita stretta di Schlein, porteranno la voce dem sul palco.
Una strategia che, dal nord al sud, conferma la volontà della segretaria di tenersi lontana dalle mischie estive e rafforzare il proprio posizionamento.
Draghi e le presenze che contano
Mentre il Pd targato Schlein resta in disparte, al Meeting di Rimini spicca un altro protagonista: Mario Draghi. L’ex premier, atteso il 22 agosto, affronterà il tema caldo della debolezza europea rispetto ai dazi di Donald Trump. Una presenza che promette di accendere i riflettori, anche su un palco dove la segretaria Pd ha scelto di non salire.
Schlein, dunque, si prepara a un autunno da protagonista, lasciando che questa estate sia ricordata per la sua assenza rumorosa. E mentre la politica si accende tra festival e incontri, la leader Pd resta in regia, pronta a sorprendere quando le luci della ribalta torneranno a puntare sul Parlamento.