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Tragedia sul lavoro, Massimo muore in modo orrendo! Ricostruzione shock

Pubblicato: 09/08/2025 11:58

Era una sera come tante in una cittadina del nostro paese, un’atmosfera sospesa tra il tramonto che sbiadiva all’orizzonte e l’imminente oscurità della notte. Le luci dei lampioni cominciavano a punteggiare le strade, e il rumore della quotidianità si affievoliva, lasciando spazio al silenzio e al rientro a casa. Molti stavano già mettendo in tavola la cena, pronti a condividere un momento di pace con i propri cari dopo una lunga giornata di lavoro. Eppure, in un’area industriale, il tempo sembrava essersi fermato, sospeso da un evento che aveva infranto quella tranquillità.

Non lontano, l’aria notturna si era riempita di un’ansia palpabile. Le sirene, con il loro grido stridente, squarciavano l’armonia della sera, annunciando un’emergenza in corso. Erano i suoni che nessuno vorrebbe mai sentire, il segnale di un’interruzione brusca e dolorosa della normalità. Quelle luci lampeggianti, che a intermittenza dipingevano il buio con riflessi blu e rossi, si dirigevano verso un punto preciso, dove il dramma si era appena consumato. Un gruppo di soccorritori si muoveva freneticamente, ma nonostante la loro prontezza e la loro dedizione, si percepiva un’immobilità fatale, un’impotenza che superava ogni sforzo.

La dinamica dell’incidente e l’identità della vittima

La tragedia si è consumata in un attimo, segnando la fine della vita di Massimo Milanesio, un uomo di 58 anni originario di Bra e residente a Fossano. Secondo una prima e ancora incompleta ricostruzione, la vittima stava effettuando alcuni lavori di manutenzione sul proprio mezzo pesante. Le circostanze esatte sono ancora oggetto di indagine, ma sembra che qualcosa sia andato storto in quel momento di routine, portando il camion a schiacciarlo. La dinamica precisa dell’accaduto è il fulcro delle indagini in corso, e la verità è ancora da stabilire con certezza.

L’allarme è scattato poco dopo le 19 di ieri sera. Una volta che la chiamata è giunta al 112, la macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente. Sul luogo dell’incidente sono accorsi i vigili del fuoco di Cuneo e del distaccamento di Morozzo, che hanno lavorato per liberare l’uomo. Contestualmente, i sanitari del 118 hanno tentato disperatamente di rianimare Massimo, ma purtroppo ogni sforzo è risultato vano. La fatalità dell’evento non ha lasciato scampo.

Le indagini in corso e il ruolo delle autorità

A prendere in mano il caso sono stati i carabinieri della Compagnia di Fossano, che hanno immediatamente avviato i rilievi sul luogo dell’incidente. Il loro obiettivo principale è quello di ricostruire la dinamica esatta di quanto accaduto, ascoltando anche le testimonianze dei colleghi della vittima che si trovavano sul posto. Le loro dichiarazioni sono considerate fondamentali per fare luce su questo tragico evento. Inoltre, è stato coinvolto anche il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl, per verificare il rispetto delle normative e delle procedure di sicurezza. L’intera indagine è coordinata dalla Procura di Cuneo.

La vita della vittima e il dolore della famiglia

Massimo Milanesio era un camionista e lavorava per l’azienda Dutto Trasporti di Castelletto Stura. La sua morte lascia un vuoto incolmabile: l’uomo aveva due figli e tre fratelli, che adesso si trovano a dover affrontare un dolore immenso. La salma è stata trasferita all’obitorio del cimitero di Cuneo, in attesa che venga fissata la data dei funerali. L’intera comunità si stringe attorno alla famiglia in questo momento di profondo lutto.

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