
Clima sempre più teso nel Partito Democratico, dove il governatore della Campania Vincenzo De Luca torna a far parlare di sé per un episodio che ha rapidamente fatto il giro dei social. Ancora una volta, è protagonista di un momento polemico, stavolta scaturito da un incontro con gli inviati satirici dei The Journalai.
Durante una rubrica chiamata “Il libro sbagliato”, il team dei The Journalai ha avvicinato De Luca per fargli firmare una copia del libro “L’imprevista”, scritto dalla segretaria del PD Elly Schlein. Il governatore, però, non ha nascosto il suo disappunto alla vista della copertina.
Nel video diventato virale, si vede il momento in cui viene prima consegnato a De Luca un altro libro con la firma di Luca Zaia, suscitando una reazione ironica: «Chi è questo malvivente?». Ma è nel momento in cui gli viene mostrato il libro della Schlein che il governatore si volta di scatto, rifiutando anche solo di toccarlo.

Alla richiesta di lasciare una dedica, De Luca ha restituito il volume, spiegando seccamente: «Siamo alla provocazione». Nessun commento politico articolato, solo un evidente fastidio per l’intera situazione, che riflette la frattura interna tra lui e la leadership del partito.
Clima sempre più teso nel Partito Democratico, dove il governatore della Campania Vincenzo De Luca torna a far parlare di sé per un episodio che ha rapidamente fatto il giro dei social. Ancora una volta, è protagonista di un momento polemico, stavolta scaturito da un incontro con gli inviati satirici dei The Journalai.
Durante una rubrica chiamata “Il libro sbagliato”, il team dei The Journalai ha avvicinato De Luca per fargli firmare una copia del libro “L’imprevista”, scritto dalla segretaria del PD Elly Schlein. Il governatore, però, non ha nascosto il suo disappunto alla vista della copertina.
Nel video diventato virale, si vede il momento in cui viene prima consegnato a De Luca un altro libro con la firma di Luca Zaia, suscitando una reazione ironica: «Chi è questo malvivente?». Ma è nel momento in cui gli viene mostrato il libro della Schlein che il governatore si volta di scatto, rifiutando anche solo di toccarlo.
Alla richiesta di lasciare una dedica, De Luca ha restituito il volume, spiegando seccamente: «Siamo alla provocazione». Nessun commento politico articolato, solo un evidente fastidio per l’intera situazione, che riflette la frattura interna tra lui e la leadership del partito.
Neppure i tentativi di allontanarsi dall’inviato sono andati a buon fine. Poco dopo, De Luca è stato nuovamente avvicinato e provocato con un’altra domanda: «Brinderà al terzo mandato?». La risposta, immediata e colorita, è stata un sonoro «Ma vaffa*o», chiaro segno del suo stato d’animo.
Non è la prima volta che un esponente politico rifiuta di firmare un libro su richiesta dei The Journalai. Anche Elly Schlein, in passato, si era rifiutata di firmare una copia di “Controvento: l’Italia che non si arrende” di Matteo Salvini, sempre all’interno della stessa rubrica satirica.
Ancora prima, un episodio simile ha coinvolto l’ex premier Massimo D’Alema, che aveva respinto con fermezza la proposta di firmare il libro di Italo Bocchino intitolato “Perché l’Italia è di destra: contro le bugie della sinistra”.
Questi episodi, seppur nati in chiave ironica e provocatoria, evidenziano le crescenti tensioni ideologiche e personali all’interno del panorama politico italiano. E nel caso del PD, la distanza tra De Luca e la segretaria Schlein è sempre più visibile.
In un momento di fragilità interna per il Partito Democratico, simili scene diventano simboliche. Non solo raccontano di frizioni personali, ma mettono in luce una leadership contestata e un partito che fatica a ricompattarsi davanti alle sfide politiche future.

Neppure i tentativi di allontanarsi dall’inviato sono andati a buon fine. Poco dopo, De Luca è stato nuovamente avvicinato e provocato con un’altra domanda: «Brinderà al terzo mandato?». La risposta, immediata e colorita, è stata un sonoro «Ma vaffa*o», chiaro segno del suo stato d’animo.
Non è la prima volta che un esponente politico rifiuta di firmare un libro su richiesta dei The Journalai. Anche Elly Schlein, in passato, si era rifiutata di firmare una copia di “Controvento: l’Italia che non si arrende” di Matteo Salvini, sempre all’interno della stessa rubrica satirica.
Ancora prima, un episodio simile ha coinvolto l’ex premier Massimo D’Alema, che aveva respinto con fermezza la proposta di firmare il libro di Italo Bocchino intitolato “Perché l’Italia è di destra: contro le bugie della sinistra”.
Questi episodi, seppur nati in chiave ironica e provocatoria, evidenziano le crescenti tensioni ideologiche e personali all’interno del panorama politico italiano. E nel caso del PD, la distanza tra De Luca e la segretaria Schlein è sempre più visibile.
In un momento di fragilità interna per il Partito Democratico, simili scene diventano simboliche. Non solo raccontano di frizioni personali, ma mettono in luce una leadership contestata e un partito che fatica a ricompattarsi davanti alle sfide politiche future.