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“Le divora il corpo dall’interno”. Francesca, mamma di otto bimbi, colpita dalla malattia terribile

Pubblicato: 10/08/2025 09:17

Una febbre improvvisa, poi il corpo travolto da una setticemia devastante. È l’inizio dell’incubo vissuto da Francesca Bonivardo, 53 anni, naturopata, mamma di otto figli e figura conosciuta nel mondo del volontariato di Saluzzo, in provincia di Cuneo. In poche ore, l’infezione le causa necrosi sul 70% della pelle. Oggi è viva per miracolo, ma la sua vita è cambiata per sempre.

La vicenda risale all’ottobre 2024. Francesca, residente a Cervignasco, frazione di Saluzzo, viene colpita da febbre altissima e viene trasportata d’urgenza in Rianimazione all’ospedale di Cuneo. Il batterio che l’ha colpita ha provocato una setticemia gravissima, ischemie agli arti e necrosi estese. A raccontarlo è la stessa Francesca, in un’intervista raccolta da La Stampa e ripresa da numerosi quotidiani locali.

I giorni successivi sono un calvario: dialisi, monitoraggio costante e poi il trasferimento al Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino. Qui resta ricoverata per cinque mesi, affrontando interventi complessi e terapie continue. L’équipe medica guidata dal dottor Janem Ganem riesce a salvare le gambe grazie a innesti di pelle e vac therapy, ma Francesca perde due dita della mano destra.

Ad aprile 2025 rientra finalmente a casa, dove trova l’amore dei suoi otto figli – quattro naturali e quattro adottati – e del marito Lorenzo. Ma la sua quotidianità è segnata da dolori cronici, difficoltà motorie e un’assistenza continua. Per tornare a essere parzialmente autonoma, Francesca ha bisogno di protesi alla mano, trattamenti specialistici, creme, parafarmaci e terapie non coperte dal Servizio sanitario nazionale.

Per affrontare queste spese, un’amica di famiglia ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe. In pochi giorni sono stati donati oltre 24 mila euro, ma l’obiettivo è 35 mila, necessari per garantire un percorso di recupero dignitoso e sostenibile.

Nel messaggio pubblicato sulla piattaforma, l’amica Stefania racconta chi è “mamma Francesca”: una donna che, nel 2012, ha aperto le porte della sua casa a bambini in difficoltà e che nel 2022 ha scelto di adottarli ufficialmente. «Non ha mai detto un no a nessuno. È il momento che sia lei a ricevere aiuto», scrive.

Tra i costi più urgenti ci sono una protesi fissa in silicone (circa 4.000 euro) e una protesi funzionale (oltre 20.000 euro), che permetterà alcuni movimenti alla mano. Ma anche il soggiorno a Budrio (Bologna) per il laboratorio protesico sarà oneroso, insieme alle terapie per la neuropatia con parestesie e alle cure per le necrosi diffuse.

In attesa del riconoscimento ufficiale di invalidità e handicap, Francesca può contare solo sull’assistenza dei familiari. «Ha superato sei mesi in Rianimazione, ma il suo percorso è ancora lungo e difficile», spiega Stefania. «Diamole noi quella mano che le manca, perché lei non l’ha mai negata a nessuno».

La comunità di Saluzzo e moltissime persone in tutta Italia si stanno mobilitando per aiutare Francesca. Una donna che ha speso la propria vita per gli altri, e che oggi chiede solo la possibilità di ricominciare a vivere con dignità.

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