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“Dieci ragazzi in coma”. Tragedia in Italia: la festa al mare, poi il dramma

Pubblicato: 10/08/2025 12:20

Quella che doveva essere la notte più spensierata dell’estate si è trasformata in un dramma che nessuno avrebbe voluto raccontare. A Vasto Marina, durante la Notte Rosa, la musica è stata bruscamente sostituita dal suono delle sirene: dieci ragazzi minorenni sono finiti in coma etilico, con un tredicenne in condizioni critiche al pronto soccorso dell’ospedale San Pio. Solo il pronto intervento dei medici ha evitato il peggio, ma la paura resta palpabile tra chi ha vissuto quei momenti.

La serata non è stata segnata solo dagli eccessi alcolici, ma anche da attimi di pura follia. Un turista di Modena, in vacanza sulla costa abruzzese, è stato aggredito da un gruppo di giovani ubriachi dopo aver protestato contro un atto di inciviltà: i ragazzi avevano urinato sulla sua auto. Alla richiesta di rispetto, la risposta è stata violenta, tra calci e pugni, costringendo il turista a farsi medicare.

Cosa si nasconde dietro la festa

Il binge drinking – bere in modo eccessivo in poco tempo – è ormai una tendenza diffusa tra gli adolescenti italiani. Gli specialisti parlano senza mezzi termini di un comportamento “autodistruttivo”, che può portare a conseguenze immediate gravissime come il coma etilico e, nel lungo termine, a danni permanenti alla salute. Eventi come la Notte Rosa, con la folla e l’atmosfera di libertà, diventano il terreno ideale per perdere il controllo.

Sicurezza e prevenzione sono quindi le parole chiave che tornano con forza dopo episodi come questo. In Italia, la legge del 2012 vieta la vendita di alcolici ai minori di 18 anni, ma la realtà racconta altro: procurarsi alcol è troppo facile, tra esercizi compiacenti e adulti disposti ad aiutare. Le autorità chiedono controlli più serrati e campagne di sensibilizzazione che parlino davvero ai ragazzi.

Giovani e alcol: un’emergenza sociale

L’episodio di Vasto Marina riporta sotto i riflettori un problema che va oltre le notti d’estate: la salute e il futuro delle nuove generazioni sono a rischio. Famiglie, scuole e istituzioni sono chiamate a fare squadra, perché la soluzione passa da educazione, responsabilità e controlli più efficaci. Perché dietro una notte di festa può nascondersi una vera emergenza sociale, e il tempo di agire è adesso.

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