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Bonus Giorgetti sulle pensioni: dal 1 settembre più soldi in busta

Pubblicato: 11/08/2025 11:52

A settembre 2025 arriva una novità importante per molti lavoratori italiani: il bonus Giorgetti. Un incentivo che premia chi sceglie di restare al lavoro anche dopo aver maturato i requisiti per la pensione anticipata, offrendo un aumento netto in busta paga senza tassazione aggiuntiva. Questa misura, inserita nella Legge di Bilancio 2025, nasce per valorizzare l’esperienza dei lavoratori e contenere la spesa previdenziale, garantendo alle aziende competenze preziose.

Chi decide di posticipare il pensionamento, infatti, riceverà direttamente in busta paga la quota dei contributi previdenziali Ivs (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti) che normalmente sarebbe destinata all’Inps. Parliamo del 9,19% del reddito imponibile, una cifra che può significare fino a 6.900 euro netti in più all’anno per chi ha redditi elevati. Il vantaggio? Questo importo è esentasse: non si applicano né Irpef né addizionali locali. Tutto nelle tasche del lavoratore.

Come funziona il bonus Giorgetti

Le tempistiche di partenza variano a seconda del settore: i dipendenti privati potranno usufruire del bonus già da settembre, mentre per i lavoratori pubblici si dovrà attendere novembre. Questo è dovuto alle diverse “finestre mobili” per l’uscita dal lavoro: sette mesi per i privati, nove per i pubblici. In entrambi i casi, sarà fondamentale presentare la domanda all’Inps, che verificherà i requisiti.

Ad accedere al bonus Giorgetti saranno coloro che maturano i requisiti per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 e 10 mesi per le donne) oppure per la Quota 103, ossia 62 anni di età e 41 anni di contributi. Scegliere di restare significa vedersi aumentare subito lo stipendio, ma comporta anche un montante contributivo leggermente più basso per la pensione definitiva, dato che i contributi non vengono più versati all’Inps.

Chi può richiedere il nuovo incentivo

Questa agevolazione rappresenta il naturale sviluppo del cosiddetto “bonus Maroni” del 2004, ma oggi diventa più conveniente grazie all’esenzione fiscale totale. L’obiettivo del governo è chiaro: rendere più appetibile la permanenza in servizio per chi si avvicina alla pensione, trasformando la scelta in un’opportunità concreta sia per il lavoratore che per la stabilità del sistema previdenziale.

Il bonus Giorgetti si inserisce così tra le misure più interessanti per il futuro delle pensioni in Italia, offrendo una soluzione concreta per chi vuole allungare la carriera lavorativa senza rinunciare ai vantaggi economici. Una scelta che premia chi resta in servizio e aiuta a sostenere il sistema pensionistico nazionale.

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