
Era l’ora in cui le case si fanno silenziose e i passi diventano attenti. Una madre sorvegliava il sonno del suo bambino, quegli istanti sospesi dopo la cena in cui tutto sembra a posto: un respiro regolare, una copertina risalita fino al mento, un biscotto spezzato rimasto sul tavolo. Poi qualcosa cambia: un conato, un colore che non convince, il tempo che accelera all’improvviso.
Le mani corrono dove possono, il telefono, la porta, l’auto. Il pensiero è uno solo: arrivare subito, trovare qualcuno che sappia rimettere a posto ciò che si è spezzato in un attimo. La strada è un filo teso tra paura e speranza, mentre ogni secondo pesa come un macigno.
Forse “ucciso” da un biscotto appena mangiato
Un bambino di un anno è morto ieri sera all’ospedale di Vasto, dove era arrivato intorno alle 19:10 in arresto cardiocircolatorio. La madre lo ha portato al Pronto soccorso: il piccolo è stato intubato e sottoposto a manovre rianimatorie, ma ogni tentativo si è rivelato inutile. Sul corpo non sono stati riscontrati segni esterni di lesioni.
Secondo una prima ricostruzione, il bimbo aveva mangiato, si era addormentato, poi la madre lo avrebbe visto vomitare e sarebbe intervenuta per soccorrerlo prima di raggiungere l’ospedale. Resta da chiarire se la donna abbia effettuato manovre di emergenza a casa. La madre, di origine romena, è stata ascoltata dai carabinieri.
Tra le ipotesi al vaglio dei sanitari c’è una polmonite ab ingestis (aspirazione di materiale gastrico o alimentare): il bambino, stando a quanto si è appreso, aveva mangiato anche un biscotto. Sarà comunque l’autopsia a stabilire le cause del decesso: l’esame, chiesto dall’ospedale e disposto dalla Procura di Vasto, sarà svolto a Chieti. La salma è stata sequestrata.