
C’erano solo i rumori minuti del mattino presto, il respiro lento delle case e qualche luce accesa in cucina. Poi un sussulto breve, quasi impercettibile per molti, che però sugli strumenti ha tracciato una riga netta: la terra ha parlato a bassa voce, quanto basta per farsi sentire.
Tazze che tintinnano, un lampadario che oscilla e messaggi che corrono sui telefoni: “L’hai sentita?”. È durata poco, ma ha lasciato quella scia di domande tipica di chi vive in territori dove il sottosuolo non dorme mai davvero.
Scossa all’alba: dove e quando
Scossa all’alba nello Stretto di Messina: magnitudo 2.6, epicentro in mare a profondità 11 km
Una scossa di magnitudo 2.6 è stata registrata alle 6:31 di lunedì 11 agosto nello Stretto di Messina, tra le province di Reggio Calabria e Messina. L’INGV ha localizzato l’epicentro in mare a circa 11 km di profondità.
Un’area monitorata costantemente
Lo Stretto di Messina è seguito in modo continuo dalla rete nazionale per la sua particolare configurazione geologica: eventi sismici di lieve o media entità sono relativamente frequenti e spesso non percepiti. Anche scosse come questa arricchiscono i dati utili a prevenzione e sicurezza, aiutando gli esperti a conoscere meglio il territorio e a pianificare strategie di mitigazione del rischio.
Consigli pratici in caso di scossa
Se avverti un sisma, mantieni la calma, riparati sotto un tavolo o vicino a una parete portante proteggendo la testa, allontanati da vetrate, mensole e oggetti che possono cadere, non usare l’ascensore; terminato il tremore, esci solo se è sicuro, raggiungi un’area aperta lontano da edifici e linee elettriche, verifica eventuali fughe di gas o danni e segui le indicazioni ufficiali della Protezione Civile e dell’INGV.