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“Trovato così, senza vestiti”. La terribile scoperta in Italia, Stefano era scomparso nel nulla

Pubblicato: 11/08/2025 22:53

Il corpo è stato scoperto all’alba, a pochi metri dal greto del torrente. Disteso sull’erba, immobile, senza evidenti segni di violenza. Così è stato ritrovato Stefano Colle, 61 anni, insegnante, nei pressi del torrente Stura di Lanzo, in località Borgata Francia, frazione di Caselle, nel Torinese. Il ritrovamento è avvenuto nelle prime ore del mattino di venerdì, ad opera dei carabinieri, allertati dopo che l’uomo non aveva fatto ritorno a casa.

Colle era uscito nel pomeriggio con il suo cane, apparentemente per una semplice passeggiata, ma da quel momento si erano perse le sue tracce. Quando è stato rinvenuto il corpo, il medico legale ha escluso subito la presenza di ferite compatibili con un’aggressione o un incidente. L’ipotesi più accreditata, almeno per ora, resta quella del malore improvviso, una fatalità che avrebbe colto il docente nel silenzio dei boschi.

Tuttavia, ci sono elementi che lasciano spazio al dubbio. Quando è stato trovato, Stefano non indossava la maglietta, non aveva con sé gli occhiali da vista e nemmeno il telefono cellulare. Tre oggetti scomparsi, apparentemente senza motivo, che rendono meno lineare una vicenda che, in apparenza, avrebbe potuto chiudersi come una tragica fatalità.

A volerci vedere chiaro è soprattutto la sorella di Stefano, Daniela Colle, che ha deciso di lanciare un appello pubblico via social. In un post pubblicato su Facebook, scrive: «Vi scrivo nella speranza che qualcuno, passando nella zona, trovi il suo telefono, la sua maglietta e i suoi occhiali da vista». La donna sottolinea come, nonostante le ricerche congiunte da parte dei familiari e delle forze dell’ordine, nessuno abbia ancora rinvenuto alcuna traccia degli oggetti personali del fratello.

«Vorremmo solo avere un po’ di pace per capire i suoi spostamenti fatti con il cane venerdì pomeriggio», aggiunge Daniela nel post, che è stato ampiamente condiviso sul web. Tanti utenti hanno espresso solidarietà e si sono detti disponibili ad aiutare nelle ricerche. L’obiettivo, oggi, è ricostruire l’esatto percorso fatto da Stefano e, soprattutto, capire se qualcuno possa averlo incrociato prima del decesso.

La scomparsa del cellulare resta un nodo cruciale. Se fosse stato spento o caduto, forse si sarebbe già riusciti a localizzarlo. Ma il fatto che sia del tutto irreperibile alimenta anche l’ipotesi di un furto successivo alla morte, magari da parte di qualcuno che ha approfittato della situazione. Un’ipotesi che, sebbene ancora fragile, non viene esclusa del tutto dagli inquirenti.

Intanto, il corpo del docente è stato riconsegnato alla famiglia. La notizia della sua morte ha colpito profondamente la comunità in cui viveva e lavorava. Stefano Colle era molto conosciuto nel suo ambiente: un uomo riservato, appassionato del suo lavoro, legato ai suoi studenti. La scuola dove insegnava ha fatto sapere che sarà organizzata una commemorazione pubblica nei prossimi giorni.

Resta ora da capire se gli accertamenti sul cellulare potranno offrire elementi utili, anche attraverso eventuali geolocalizzazioni precedenti alla scomparsa. Gli inquirenti attendono eventuali segnalazioni, ma soprattutto l’eventuale ritrovamento degli oggetti mancanti. In un caso che, almeno per il momento, sembra sospeso tra fatalità e mistero.

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