
Non ci sarà Volodymyr Zelensky al tavolo dell’incontro di venerdì in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin. A confermarlo è stato lo stesso presidente americano in una conferenza stampa alla Casa Bianca, chiarendo che l’obiettivo futuro è un vertice diretto tra i due leader coinvolti nel conflitto. “Il prossimo incontro sarà fra Zelensky e Putin, o Zelensky, Putin e me. Ci sarò se ce ne sarà bisogno”, ha spiegato Trump.
Trump ha confermato di voler avviare una mediazione tra le parti, ma intende prima sentire separatamente Mosca e Kiev. “Dopo aver parlato con Putin, sentirò Zelensky e i leader europei”, ha annunciato. Il presidente statunitense si è detto convinto che “questa guerra non sarebbe mai dovuta accadere” e ha ribadito la sua volontà di porvi fine con un accordo.

Uno dei punti più discussi è l’ipotesi di scambio di territori tra Russia e Ucraina, che Trump ha dato per scontata. “Zelensky dice di aver bisogno dell’approvazione costituzionale. Ma l’ha avuta per entrare in guerra, uccidere e combattere. Ora la invoca per lo scambio di territori? Eppure, lo scambio ci sarà”, ha affermato, non nascondendo una certa irritazione nei confronti del leader ucraino.
A preoccupare l’Unione Europea sono proprio queste dichiarazioni. In una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri Ue convocata da Kaja Kallas, è stato ribadito il sostegno a una pace “giusta e duratura”, ma anche la contrarietà a qualsiasi imposizione unilaterale da parte di Mosca.
Dal fronte italiano, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito “inaccettabili” alcune richieste avanzate dalla Russia, come l’imposizione della lingua russa nei territori occupati e le rivendicazioni territoriali. Tajani ha chiarito che il cessate il fuoco è condizione imprescindibile per qualunque negoziato serio.

Nonostante il gelo tra Kiev e Mosca, Trump sembra determinato ad avvicinare le parti. “A Putin dirò di mettere fine alla guerra”, ha annunciato. Ma l’ex presidente si dice anche pronto a ristabilire i rapporti commerciali con la Russia, qualora si raggiunga un’intesa. “Putin dovrebbe pensare agli affari, non alla guerra”, ha affermato.
Secondo quanto trapela, mercoledì ci sarà un colloquio preparatorio tra Trump, i principali leader Ue e Zelensky. L’obiettivo è condividere strategie e tentare un allineamento in vista del vertice di venerdì, che potrebbe rappresentare un punto di svolta nel conflitto.
Il vertice in Alaska si preannuncia come un incontro ad alta tensione. Le parole di Trump, soprattutto sullo scambio territoriale, potrebbero innescare nuove frizioni sia con Kiev che con Bruxelles. Ma per l’ex presidente, la priorità è chiudere la guerra, anche a costo di sacrificare pezzi di sovranità.
Intanto, cresce l’attesa per l’incontro tra Trump e Putin, mentre l’opinione pubblica internazionale si divide tra chi auspica un accordo rapido e chi teme un compromesso a favore del Cremlino. L’esclusione di Zelensky dalla prima fase del dialogo resta il segnale più chiaro del nuovo equilibrio geopolitico in formazione.