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“Sarà un inferno”. Allarme meteo in Italia: le previsioni fanno paura, cosa ci aspetta

Pubblicato: 12/08/2025 13:06

Milano e Roma più calde di Algeri, Tunisi e persino Rabat. Non è un paradosso geografico, ma la fotografia termica dell’Italia sotto l’effetto rovente dell’Anticiclone Caronte, che sta trasformando la Penisola in una fornace peggiore del Nordafrica. Secondo Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, le temperature registrate in questi giorni superano stabilmente quelle di molte capitali africane.

Nel dettaglio, Milano ha toccato minime di 27°C per tre notti consecutive e massime di 37°C: numeri quasi “supertropicali”, più vicini a Bangkok che al capoluogo lombardo. Roma non è da meno, con punte di 38°C e minime poco sotto i 25°C. In confronto, Algeri ha segnato massime di 34°C e minime di appena 21°C. A Tunisi la situazione è simile, mentre Rabat, protetta dall’oceano Atlantico, ha faticato a superare i 33°C.

Perché fa più caldo in Italia che in Africa? La risposta è in cielo, o meglio nella cupola rovente che domina l’Europa centro-meridionale. L’Anticiclone Caronte ha infatti esteso il proprio dominio verso nord-est, portando il cuore sahariano del caldo a schiacciare Francia e Italia sotto un’enorme massa d’aria stabile, secca e incandescente.

Un effetto devastante: la pressione atmosferica schiaccia letteralmente l’aria al suolo, intrappolando il calore e facendo impennare i valori termici. Secondo Tedici, questa struttura anticiclonica è paragonabile a quella del 2003, l’estate ricordata come una delle più calde del secolo. Ma ora, con il Riscaldamento Globale, certi estremi non sono più eccezioni: sono la nuova norma.

Il caldo di questi giorni, infatti, non mostra alcun segno di cedimento. Almeno fino a sabato 16 agosto, si prevedono temperature minime sui 25°C e massime fino a 39°C, con punte locali di 42°C. Paradossalmente, si soffrirà di più al Centro-Nord che al Sud, dove l’aria è più ventilata e meno stagnante.

Una leggera tregua potrebbe arrivare tra domenica 17 e mercoledì 20 agosto, con una flessione di due o tre gradi: minime sui 24°C e massime intorno ai 36°C. Ma si tratterà solo di una parentesi meno afosa, non certo di un vero rinfresco.

La vera preoccupazione è l’evoluzione successiva. Secondo i modelli previsionali, nel weekend del 23-24 agosto potrebbe tornare una nuova ondata di calore, forse ancora più opprimente. Le temperature potrebbero oscillare tra i 27°C notturni e i 40°C diurni, con la qualità dell’aria e la salute pubblica messe nuovamente sotto pressione.

In molte città italiane, intanto, si moltiplicano i bollini rossi: sono 16 i centri urbani segnalati dal Ministero della Salute per condizioni di massimo rischio caldo. Tra questi ci sono Roma, Milano, Bologna, Firenze, Verona e Perugia. L’afa mette in difficoltà soprattutto anziani, bambini e soggetti fragili.

Secondo gli esperti, affrontare queste temperature non sarà più una sfida eccezionale, ma una necessità ricorrente. L’Italia, sempre più spesso, si troverà a fare i conti con ondate di calore estremo. La domanda ora è una sola: quanto siamo davvero pronti a vivere in un clima africano… in casa nostra?

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