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“Almeno 26 morti”. Italia, tragedia spaventosa: anche una neonata

Pubblicato: 13/08/2025 14:45

Un nuovo tragico naufragio scuote il Mediterraneo. Un’imbarcazione con a bordo un gruppo di migranti si è rovesciata nelle acque a sud di Lampedusa. La tragedia è avvenuta a circa 14 miglia dall’isola. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso, ma il bilancio è già drammatico.

Secondo quanto riferito da fonti vicine ai soccorritori, tra cui Radio Radicale, sono almeno 26 i corpi recuperati fino a questo momento, tra cui quello di una neonata. Si teme che il numero delle vittime possa salire ulteriormente, dal momento che 27 persone risultano disperse.

A bordo dell’imbarcazione si trovavano circa un centinaio di migranti, partiti verosimilmente dalle coste nordafricane. Non è ancora chiaro se l’imbarcazione sia stata colpita dal maltempo o se abbia ceduto per il sovraccarico. Le condizioni del mare, al momento del naufragio, erano particolarmente difficili.

I superstiti sono stati già tratti in salvo e sbarcati a Lampedusa, dove hanno ricevuto le prime cure e sono stati affidati alle autorità competenti. Il loro racconto sarà fondamentale per chiarire le dinamiche precise dell’incidente e verificare l’eventuale coinvolgimento di scafisti.

Le ricerche in mare proseguono senza sosta: mezzi della Guardia Costiera, della Marina Militare e unità di Frontex stanno pattugliando la zona del naufragio per cercare i dispersi, anche con l’aiuto di elicotteri. Ogni minuto è cruciale per salvare eventuali sopravvissuti ancora in mare.

Lampedusa si ritrova ancora una volta al centro di una tragedia umanitaria che si ripete ciclicamente. Negli ultimi mesi, complice la situazione geopolitica instabile e la pressione migratoria costante, l’isola ha vissuto un aumento significativo degli sbarchi.

Le autorità locali hanno rilanciato l’allarme, chiedendo un maggiore supporto da parte del governo centrale e dell’Unione Europea. “Non possiamo affrontare da soli una crisi di questa portata – ha detto un operatore – servono risposte strutturali, non emergenziali”.

Nel frattempo, i corpi delle vittime saranno trasferiti sulla terraferma per il riconoscimento, se possibile, e la sepoltura. In molti casi, le identità restano sconosciute: uomini, donne e bambini partiti inseguendo un futuro diverso, spesso senza un nome, senza una storia riconosciuta.

Il naufragio odierno riapre una ferita profonda nel cuore dell’Europa. Un dramma che interroga le coscienze e che ripropone, ancora una volta, la necessità di affrontare con urgenza la questione migratoria, prima che l’ennesima tragedia si ripeta.

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Ultimo Aggiornamento: 13/08/2025 18:41

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