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Botulino, ecco come riconoscerlo e prevenire un’intossicazione

Pubblicato: 13/08/2025 10:07
botulino

Negli ultimi mesi, i notiziari hanno riportato casi di intossicazione da botulino legati a conserve casalinghe e prodotti industriali ritirati dal mercato. Un richiamo che ci ricorda quanto questo pericolo invisibile possa nascondersi dietro un semplice vasetto in dispensa o una lattina apparentemente intatta. Ma cos’è davvero il botulino, come si manifesta e – soprattutto – come possiamo prevenirlo? Iniziamo col dire che il botulino è causato dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Parliamo di una delle sostanze naturali più potenti al mondo: bastano quantità infinitesimali per provocare botulismo, una grave intossicazione alimentare che colpisce il sistema nervoso e, nei casi più gravi, può risultare fatale. Il botulino si sviluppa in ambienti anaerobici (senza ossigeno) e a bassa acidità, tipici di conserve sott’olio o sottovuoto, insaccati artigianali, prodotti in scatola danneggiati o mal conservati. Il problema? Come spiega Altroconsumo, non sempre l’alimento ha un aspetto o un odore alterato. È qui che sta la pericolosità: non possiamo fidarci solo dei sensi. E allora come fare?
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Come riconoscere possibili segnali

Anche se il botulino non ha un odore caratteristico, alcuni indizi possono far scattare l’allarme:
– Gonfiore della confezione (coperchio bombato, lattina rigonfia);
– Perdita di liquido o schiuma all’apertura;
– Odore sgradevole o insolito;
– Alterazione di colore o consistenza;
Se noti uno di questi segni, non assaggiare “per sicurezza”: nel dubbio, getta via. Il botulismo alimentare si manifesta in genere tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione. I sintomi iniziali possono sembrare quelli di una banale indigestione, ma evolvono rapidamente: visione doppia o offuscata; difficoltà a parlare o deglutire; debolezza muscolare; nausea e vomito; paralisi progressiva.
In presenza di questi sintomi, chiama immediatamente il 118 o recati al pronto soccorso.

Prevenzione: le regole d’oro

Recenti casi in Italia e in Europa hanno visto prodotti di largo consumo ritirati dagli scaffali per sospetta contaminazione. La diffusione sui social di queste notizie ha acceso i riflettori sull’importanza della sicurezza alimentare, ricordandoci che il botulino non è un problema del passato, ma una minaccia reale anche oggi. Vediamo quindi come agire preventivamente:
– Sterilizzazione accurata nelle conserve fatte in casa (temperatura e tempi corretti);
– Conservazione in frigorifero di prodotti a rischio, anche se sott’olio;
– Acidificazione di verdure sott’olio (pH sotto 4,6);
– Non consumare conserve gonfie o danneggiate;
– Controllare i richiami alimentari pubblicati dal Ministero della Salute.

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