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“Non mi sento bene”. Fabiana si accascia durante il karaoke, dramma in Italia: “Le volevano tutti bene”

Pubblicato: 13/08/2025 10:16

Una serata di festa si è trasformata in tragedia a Celenza sul Trigno, in provincia di Chieti, dove Fabiana Vespasiano, 50 anni, è morta improvvisamente mentre partecipava al karaoke durante la Sagra della Pecorara. Il malore, un infarto fulminante, l’ha colpita nella serata di domenica 10 agosto, davanti agli occhi increduli dei presenti.

A raccontare i drammatici momenti è stato il sindaco Walter Di Laudo, che si trovava sul posto e ha tentato di rianimare la donna per oltre un’ora e mezza. «È stata una morte improvvisa. Abbiamo fatto tutto il possibile, ma dopo il terzo arresto cardiaco non c’è stato più nulla da fare», ha dichiarato al quotidiano Chiaro.

Fabiana si stava esibendo come tanti altri, con la sua solita energia e il sorriso che tutti conoscevano. Poi, all’improvviso, si è accasciata, lasciando attonita l’intera comunità. Immediati i soccorsi, con il personale sanitario già presente sul luogo della manifestazione, ma ogni tentativo è stato vano.

Il dolore è stato immediato e collettivo. Il sindaco, visibilmente scosso, ha spiegato che la festa è stata interrotta, e gli eventi successivi annullati in segno di lutto. «Era una persona solare, sempre presente nel sociale. Una donna che tutti volevano bene. La sua perdita è uno choc», ha detto Di Laudo.

Fabiana Vespasiano lavorava come operatrice ausiliaria in una Rsa, dove era molto apprezzata per il suo impegno e la sua umanità. Non era sposata, non aveva figli, ma aveva una sorella con cui era molto legata. La sua vita era semplice, dedicata al lavoro e alla comunità.

Martedì 12 agosto si sono svolti i funerali nella chiesa di Santa Maria Assunta, alla presenza di amici, colleghi e concittadini ancora increduli. L’omelia è stata carica di emozione: il paese intero si è stretto attorno alla famiglia, in un silenzio rotto solo dalle lacrime.

In paese, Fabiana era una figura familiare: partecipava sempre alle iniziative locali, dava una mano dove serviva, e non mancava mai agli appuntamenti comunitari. Proprio per questo, la sua morte in un contesto così festoso ha lasciato un vuoto profondo e inatteso.

Il suo sorriso e la sua voce resteranno per sempre nella memoria di chi era presente quella sera. Una tragedia che colpisce non solo per la sua improvvisa brutalità, ma anche per il contrasto con la gioia della festa. Una vita spezzata in un attimo, nel cuore dell’estate.

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