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“Chiazze viola ovunque”. Bimbo di 9 mesi muore all’improvviso in vacanza. L’accusa della madre

Pubblicato: 14/08/2025 11:23

Le vacanze, per molte famiglie, sono un momento di spensieratezza e condivisione. Si attende quel periodo con ansia, immaginando giorni sereni e ricordi felici. Ma a volte, quando meno ci si aspetta, la vita può cambiare in pochi istanti, trasformando un viaggio in un dolore senza fine. È ciò che è accaduto a una giovane coppia, che ora si trova a vivere il peggior incubo per un genitore.

Un bimbo sorridente, appena nove mesi di vita, si è improvvisamente sentito male mentre si trovava in vacanza con i suoi cari. In pochi minuti la preoccupazione si è trasformata in disperazione, e tutti i tentativi di salvarlo si sono rivelati vani. Al dolore della perdita si è aggiunta una difficile battaglia burocratica che sta impedendo ai genitori di riportarlo nella loro casa, dove desiderano dargli l’ultimo saluto.

Il malore e la corsa disperata

Il piccolo Arian si trovava con mamma, papà e fratellino in un albergo della zona di Lara, ad Antalya, in Turchia, quando è avvenuto il dramma. Secondo quanto raccontato dalla madre, residente a Musile di Piave in provincia di Venezia, tutto è iniziato intorno alle cinque del mattino: “Lo abbiamo sentito piangere – ha detto – il papà si è alzato per primo, poi io. Gli faceva male la pancia, ma dopo qualche coccola sembrava essersi ripreso. Era il solito bimbo sorridente. Poi, al risveglio, abbiamo visto chiazze sulla pelle violacee. L’ho preso in braccio ed era privo di sensi”.

La donna ha raccontato di essere corsa alla reception chiedendo un medico. L’attesa è stata lunga, e nel frattempo alcuni turisti ucraini e tedeschi hanno provato a rianimare il piccolo praticandogli respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco. All’arrivo dell’ambulanza, Arian è stato trasportato in ospedale, ma dopo circa quaranta minuti i medici hanno comunicato alla madre che il bimbo non ce l’aveva fatta.

La salma bloccata per problemi burocratici

Il rientro in Italia è ostacolato da un iter burocratico complesso. Il consolato italiano di Smirne potrà dare il nullaosta solo dopo aver ricevuto, via posta tradizionale e non tramite pec, i documenti cartacei dall’agenzia funeraria di Antalya. Una procedura che rischia di far restare la famiglia bloccata per giorni in Turchia, aumentando costi e sofferenza. “Voglio solo poter piangere mio figlio in Italia – ha detto la madre – ogni giorno che passa è una tortura”. Gli appelli lanciati sui social hanno già dato il via a una gara di solidarietà per aiutare i genitori in questo momento di immenso dolore.

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Ultimo Aggiornamento: 14/08/2025 11:25

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