
Un luogo incantevole, noto per la sua eleganza e la sua natura imponente, sembrava il ritratto perfetto di una cartolina. Eppure, in questa cornice da sogno, un’ombra di malcontento ha iniziato a farsi strada, alimentata da una serie di episodi che hanno infranto il silenzio e la quiete.
Le storie che circolavano non parlavano più solo di escursioni mozzafiato o serate glamour, ma di gesti sconsiderati e di un profondo disprezzo per le regole non scritte del vivere civile. Le immagini di persone che si mettevano a nudo in luoghi pubblici, o che si lavavano alla meno peggio sotto i getti di grondaie, hanno trasformato lo stupore in sdegno, lasciando nella comunità un amaro senso di impotenza e di disillusione.
L’ondata di indignazione a Cortina d’Ampezzo
A Cortina d’Ampezzo, la Regina delle Dolomiti, una serie di episodi di turismo incivile ha scatenato la dura reazione delle autorità e dei residenti. Tutto è iniziato con la foto di un uomo immortalato in atteggiamenti osceni accanto al suo van in pieno centro. Questo primo caso ha fatto da preludio ad altri due episodi che hanno sollevato ancora più scalpore: un uomo che si lavava sotto il getto di una grondaia e una coppia completamente nuda nei pressi del proprio veicolo. Questi comportamenti, definiti dall’amministrazione comunale come “indignanti e allucinati”, stanno minando il decoro e la reputazione di una delle mete turistiche più prestigiose d’Italia.
Il fenomeno è stato contestualizzato dalla vicesindaca Alverà, che ha distinto tra i tradizionali camperisti, che generalmente rispettano le regole e utilizzano i servizi dedicati, e questi nuovi turisti che si muovono in piccoli van. Spesso provenienti dall’Est Europa, come dalla Repubblica Ceca, questi viaggiatori non dispongono dei servizi essenziali e “si arrangiano come possono”, in modo spesso inappropriato e offensivo per l’ambiente circostante. La loro condotta, caratterizzata da un disinteresse totale per le norme di buona educazione, rappresenta una sfida per una località come Cortina, che fa dell’eleganza e del decoro i suoi punti di forza.
La vicesindaca Roberta Alverà ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di strumenti legali adeguati per arginare questo fenomeno. A differenza di Paesi come la Svizzera, dove è possibile fermare i mezzi dei trasgressori fino al pagamento della multa, in Italia l’unico modo per intervenire è cogliere i responsabili in flagranza di reato. Questa limitazione rende estremamente difficile sanzionare i “turisti mordi e fuggi” che, dopo aver commesso l’infrazione, si allontanano rapidamente, spesso diretti verso altre località dove potrebbero reiterare gli stessi comportamenti. L’amministrazione, pur riconoscendo queste difficoltà, ha annunciato un aumento dei controlli per cercare di mitigare la situazione.
L’irritazione dei residenti e l’appello al senso civico
Il malcontento dell’amministrazione è pienamente condiviso dai residenti, che si trovano a fronteggiare quotidianamente lo spettacolo di questi comportamenti indecorosi. Nives Milani, di Radio Cortina, ha dato voce all’irritazione generale, denunciando la frequenza di queste scene sui social media. Il suo appello, oltre a essere una protesta, è un invito a riflettere sull’importanza dell’educazione e del rispetto. Milani ha sottolineato che Cortina non è una spiaggia nudista e che, in vista delle prossime Olimpiadi, è fondamentale che la località mantenga un’immagine di ordine e dignità. L’invito finale è rivolto a questi viaggiatori, per ricordargli che esistono camping attrezzati dove è possibile usufruire dei servizi in modo dignitoso e rispettoso, evitando di danneggiare il tessuto sociale e turistico della comunità.