
Dramma nel pomeriggio di giovedì sulle sponde del canale Vacchelli, nel punto di confluenza con il fiume Adda tra le province di Lodi e Cremona, in territorio di Merlino. Un ragazzo di 16 anni, di origine straniera, si è tuffato in acqua attorno alle 18 mentre era in compagnia di alcuni amici. Quel momento di spensieratezza si è trasformato in tragedia quando i presenti hanno capito che il giovane non riemergeva più. L’ipotesi è che abbia avuto un malore. In quel tratto vige da anni il divieto di balneazione.
I soccorsi si sono attivati immediatamente: sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del comando di Lodi, i sommozzatori del comando di Milano e l’elicottero Drago. Le operazioni di ricerca si sono concentrate nella zona tra il canale Vacchelli e il fiume Adda. È stato proprio l’equipaggio dell’elicottero, poco dopo le 19, a individuare il corpo del ragazzo sulla spiaggetta in località Bocchi.
Una scoperta inaspettata, perché il giovane respirava ancora. Non è chiaro se sia riuscito ad arrivare a riva da solo o se sia stato aiutato da uno degli amici presenti, anche lui minorenne. Il personale di soccorso è intervenuto immediatamente, prestando le prime manovre salvavita nell’attesa dell’eliambulanza.

Il ragazzo è stato trasportato in condizioni critiche all’ospedale San Raffaele di Milano intorno alle 20. Secondo quanto riferito dai soccorritori, presentava sintomi di annegamento e un quadro clinico gravissimo. Le prossime ore saranno decisive per capire se potrà farcela.
Il tratto in cui è avvenuto l’incidente è noto per essere particolarmente pericoloso a causa delle correnti e dei dislivelli improvvisi. Nonostante i cartelli che segnalano il divieto di balneazione, ogni estate decine di giovani si tuffano ugualmente, spesso ignari dei rischi reali.
Un episodio simile è avvenuto pochi giorni fa a Mandello del Lario, sul lago di Como, dove un 14enne di origini peruviane ha rischiato di annegare. È stato salvato da un altro bagnante, che si è tuffato senza esitazione e lo ha trascinato a riva, dove è stato assistito dai soccorritori.
Anche in quel caso il soccorso è stato tempestivo. Il 14enne, pur sotto shock, è stato stabilizzato grazie alle manovre di un operatore certificato del Soccorso bellanese. Ha rigurgitato l’acqua ingerita ed è stato trasferito in ospedale per ulteriori controlli. Le sue condizioni si sono stabilizzate e non è più in pericolo di vita.
Troppe tragedie sfiorate e alcune consumate si stanno verificando nei corsi d’acqua della Lombardia. Spesso la mancanza di sorveglianza e l’imprudenza si sommano, generando situazioni potenzialmente fatali. L’assenza di bagnini in molte zone frequentate dai giovani contribuisce ad aumentare il rischio.
Le autorità tornano a lanciare un appello alla prudenza, invitando a rispettare i divieti e a evitare tuffi nei corsi d’acqua non attrezzati. Anche un momento di svago può trasformarsi in tragedia. La vita del 16enne di Merlino ora è appesa a un filo.