
Matteo Berrettini dice ancora addio ai campi da tennis: niente US Open 2025 per il tennista romano. Una notizia che pesa, soprattutto per chi lo segue con passione e sperava di vederlo di nuovo protagonista dopo mesi difficili. Attualmente al 52° posto nel ranking ATP, Berrettini non scende in campo dal primo turno di Wimbledon, dove è stato eliminato da Majchrzak, e il suo stop sembra non avere fine.
La serie di rinunce si allunga ancora, lasciando i fan con il fiato sospeso e il tennis italiano orfano di uno dei suoi volti più amati. Ecco come si sta vivendo questo calvario sportivo, tra aggiornamenti social e interrogativi sul suo futuro.
Una stagione tutta in salita
Dopo aver dovuto rinunciare a Gstaad, Kitzbuhel, Toronto e Cincinnati, ora arriva lo stop anche a Flushing Meadows, dove il torneo scatterà il 24 agosto. Una lunga lista di forfait che trasforma l’estate di Berrettini in una vera e propria corsa a ostacoli.
La notizia, seppur attesa, lascia un sapore amaro: Berrettini avrebbe dovuto difendere il secondo turno raggiunto nell’edizione 2024, ma il sogno si spegne ancora prima di iniziare.
Lo sport italiano in ansia per il rientro
I guai fisici che lo tormentano da mesi stanno frenando la stagione di Berrettini, costretto a scelte difficili e dolorose. Ora la priorità è una sola: recuperare la miglior condizione possibile, evitando ricadute e pensando solo al futuro.
L’assenza dagli US Open apre tanti interrogativi: quando rivedremo Berrettini sul campo? Riuscirà a ritrovare la competitività entro la fine del 2025? I tifosi sperano, l’attesa cresce.

Tutti i forfait del 2025: la lista che fa male
- Gstaad – Luglio 2025
- Kitzbuhel – Luglio 2025
- Toronto (Masters 1000) – Agosto 2025
- Cincinnati (Masters 1000) – Agosto 2025
- US Open – Agosto 2025
La community social non smette di sostenere
Nonostante le difficoltà, la community resta vicina a Berrettini. I messaggi di incoraggiamento non mancano, tra hashtag e video virali che raccontano la voglia di rivederlo protagonista sul circuito. I social sono ormai il termometro dell’affetto dei tifosi, pronti a sostenerlo in ogni nuova battaglia.
Nel frattempo, lo sport azzurro guarda avanti, con la speranza di una rinascita. Perché il tennis italiano non è lo stesso senza il suo gigante gentile.