
Aurora Ramazzotti si sta concedendo una pausa estiva insieme alla sua famiglia e al figlio Cesare, che ha appena compiuto due anni. Le sue foto sui social mostrano spesso momenti di vita quotidiana, ma il piccolo viene sempre ripreso di spalle, senza mai rivelare il volto. Una scelta che ha sollevato domande tra i suoi follower, alle quali Aurora ha deciso di rispondere apertamente, spiegando le motivazioni dietro questa decisione.
La paura dei rischi del web
Non si tratta di un caso né di una moda: la scelta di non mostrare il volto di Cesare nasce dalla consapevolezza dei pericoli che il web può rappresentare, soprattutto per i minori. Aurora, figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, conosce bene la visibilità che la sua famiglia comporta e le possibili conseguenze che una sovraesposizione potrebbe avere sul bambino.
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La posizione di Aurora Ramazzotti: tutela prima di tutto
Aurora ha condiviso il suo pensiero sui social, chiarendo: “Postare un bambino lo fai per te, non per lui. È una cosa comprensibilissima e in un mondo perfetto sarebbe stupendo poterlo fare in libertà, ma Internet è un luogo pericoloso per tutti, figuriamoci per un bambino che non ha scelto di starci”. Un messaggio che mette in luce come la protezione di Cesare sia, per lei, una priorità assoluta.

Pedofilia online e sicurezza quotidiana
Nella sua risposta, la giovane madre non ha nascosto la preoccupazione per i fenomeni di pedofilia online e per i rischi concreti che possono derivare dalla pubblicazione delle immagini dei minori. “Se solo un minimo ci informassimo su cosa fanno i pedofili di oggi penso che nessuno si sentirebbe a proprio agio a farlo, o, almeno, nessuno che abbia un minimo di coscienza. È anche poco sicuro per la sua vita di tutti i giorni, davvero vuoi che venga riconosciuto per strada anche quando tu non ci sei? E se tra 15 anni fosse comprensibilmente incaz**to per aver reso pubblica la sua infanzia? Per queste ragioni – ha aggiunto Aurora su Instagram – scelgo di tutelarlo al meglio che posso, pur rendendolo marginalmente parte della mia narrazione”.


Una scelta condivisa e supportata
Infine, Aurora ha voluto raccontare chi la sostiene nella gestione quotidiana della famiglia: “Lui ha una tata che si chiama Virginia, che è con noi da più di due anni. Sono stata fortunatissima a trovarla, è una persona splendida e le vogliamo molto bene”.