
Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Silvana Damato, 69 anni, ex tabaccaia trovata morta lo scorso 8 agosto nel suo appartamento di Bruzzano, quartiere a nord di Milano. Il corpo è stato rinvenuto nella vasca da bagno colma d’acqua, con indosso biancheria intima e una vestaglia. Presentava ecchimosi agli occhi e una ferita al collo. La porta di casa era chiusa dall’interno e non mostrava segni di effrazione, ma le chiavi risultavano scomparse.
Proprio questo dettaglio ha spinto i carabinieri a ipotizzare che la donna avesse aperto la porta a qualcuno di conosciuto. Amici e conoscenti sono quindi al centro degli accertamenti. Alcuni di loro l’hanno descritta come “simpaticissima, carina, sempre sorridente. Una bella persona”. Erano abituati a incontrarla nel pomeriggio per le partite di Burraco e sono stati proprio loro, preoccupati per la sua assenza, a dare l’allarme quel venerdì. “Secondo me ha dato fiducia a qualcuno che non meritava”, ha commentato una conoscente, convinta che la vittima conoscesse il suo aggressore.