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Schillaci revoca la commissione vaccini dopo le polemiche sui due no-vax

Pubblicato: 16/08/2025 10:14

La vicenda era esplosa subito dopo le nomine: la presenza di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite nel nuovo Nitag, l’organismo tecnico del ministero della Salute sui vaccini, aveva scatenato proteste da parte della comunità scientifica e delle opposizioni politiche. Questa mattina il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato l’atto che scioglie la commissione, esattamente dieci giorni dopo averla insediata.

La decisione arriva dopo una serie di pressioni e prese di posizione che avevano reso insostenibile la permanenza dei due componenti indicati come contrari ai vaccini. Dal mondo accademico e medico erano arrivate critiche durissime, con una petizione firmata anche dal Nobel Giorgio Parisi, mentre la Fnomceo aveva chiesto esplicitamente di rifare la commissione, sottolineando l’assenza di rappresentanti dei medici e pediatri di famiglia.

Furia Meloni: “Decisione non concordata”

La decisione del ministro Orazio Schillaci di revocare la commissione vaccini non è stata condivisa dalla premier Giorgia Meloni, che secondo quanto filtra dai suoi ambienti avrebbe espresso irritazione parlando di una scelta “non concordata”. Meloni ha sottolineato come la linea del governo sia da sempre improntata al pluralismo e al confronto, evidenziando che una decisione di tale portata avrebbe richiesto un coordinamento preventivo con la presidenza del Consiglio e con la maggioranza parlamentare.

La minaccia di dimissioni

Il ministro, secondo ricostruzioni, aveva chiesto a Fratelli d’Italia – che attraverso la segretaria politica del dicastero, Rita Di Quinzio, aveva favorito l’ingresso dei due no-vax – di sollecitarne le dimissioni. Non essendo arrivate, Schillaci ha deciso di annullare tutto con un nuovo decreto, nonostante i tentativi del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari di rinviare la questione a settembre per stemperare le polemiche. Fonti ministeriali raccontano che Schillaci avrebbe persino minacciato di lasciare l’incarico pur di non dover convivere con la commissione così composta.

Il Nitag sarà ricostituito nei prossimi mesi, con nuove nomine. Intanto il ministro ha ribadito la sua linea: “La salute pubblica è un valore prezioso che va sostenuto con il rigore scientifico, un principio che da medico e da ministro ho sempre seguito. Dibattiti di altra natura ci allontanano dal nostro vero compito al servizio dei cittadini”.

La contestazione degli Ordini dei medici

Le polemiche erano montate passo dopo passo. Prima l’attacco delle opposizioni, poi quello dei medici igienisti, fino alla presa di posizione delle Regioni, con la scelta di Francesca Russo in Veneto sostenuta dal governatore Luca Zaia. Ma il colpo più pesante è arrivato dagli Ordini dei medici, che hanno parlato di criteri di rappresentatività e scientificità non rispettati. Il presidente della Fnomceo Filippo Anelli ha scritto al ministro chiedendo la revisione del comitato e ha espresso pubblicamente “rammarico e sorpresa” per le modalità con cui era stato costituito.

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Ultimo Aggiornamento: 16/08/2025 20:58

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