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Federica Sciarelli su Garlasco: “Un’ossessione, non è sano pensarci sempre”

Pubblicato: 16/08/2025 08:07

Il caso di Garlasco continua a inseguire Federica Sciarelli anche nella vita quotidiana. “Persino quando porto giù il cane le persone mi chiedono che ne penso. Ma non è sano pensare dalla mattina alla sera agli omicidi” ha spiegato la storica conduttrice di Chi l’ha visto?. Intervistata dal Corriere della Sera, Sciarelli ha sottolineato come il delitto di Chiara Poggi resti importante, ma vada considerato per quello che è: un caso tra tanti che hanno segnato il Paese, non un’ossessione nazionale.

Dal 2004 alla guida del programma di Rai3, Sciarelli è diventata il volto del racconto delle sparizioni e dei casi di cronaca nera in Italia. Al quotidiano ha confidato che “prima c’erano la velina e il calciatore, oggi incontro solo gente che vuole fare il criminologo. Finito di lavorare io chiudo tutto e vado sui pattini”. La conduttrice, che si definisce “il capitano” della redazione, non nasconde la fatica di assorbire il dolore delle famiglie, ma rivendica la funzione sociale del programma.

Il peso dei casi simbolo

Nel corso dell’intervista Sciarelli ricorda le battaglie vinte, come la legge sugli scomparsi, e i casi che hanno segnato una svolta. Su Elisa Claps, dice, “mi sono presa querele, ma ero certa che Danilo Restivo fosse l’assassino. Quando, dopo diciassette anni, trovarono il corpo in chiesa, lo schema di pensiero cambiò”. Non meno doloroso il capitolo dei femminicidi: “Il primo schiaffo è uno schiaffo di troppo. Non c’è paura della pena, l’odio verso le donne è più forte”.

Anche il caso Emanuela Orlandi resta aperto. La giornalista sottolinea come il Vaticano non abbia mai assunto il ruolo che gli spettava: “Emanuela era cittadina vaticana, spettava alla Chiesa aprire un’inchiesta. L’unica speranza è che qualcuno decida di liberarsi la coscienza”. Una posizione che Sciarelli ribadisce da anni, convinta che la trasparenza sia l’unica strada possibile.

federica sciarelli

“Chi l’ha visto?” non chiude mai

La conduttrice racconta anche l’organizzazione del lavoro in redazione: dalle riunioni al montaggio, fino al mercoledì sera in diretta. “Ho voluto che Chi l’ha visto? non chiudesse mai del tutto, neanche d’estate. Altrimenti uno, che già ha la disgrazia di sparire, se capita ad agosto è disgraziato due volte”.

Un impegno che nel tempo ha avuto riconoscimenti anche all’estero, come l’elogio del New York Times per l’inchiesta sulla vicenda di Villa Pamphili. Eppure, a dispetto dei tanti anni di conduzione, Sciarelli si prepara già al futuro: “Finito il programma chiudo tutto e vado sui pattini”.

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