
Il vertice di Ferragosto in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin non ha portato al cessate il fuoco in Ucraina. Niente intesa concreta, solo dichiarazioni generiche e un invito del leader russo al presidente Usa per un futuro incontro a Mosca. Trump ha definito il summit “produttivo” ma ha ammesso che restano divergenze profonde, mentre Putin ha parlato di colloqui “costruttivi” e ha chiesto che l’Europa non ostacoli i tentativi di pace. La Casa Bianca ha fatto sapere che, appena atterrato a Washington, Trump si è messo al telefono con Zelensky e con i leader Nato per discutere degli sviluppi. Il presidente degli USA avrebbe informato Zelensky che Putin gradirebbe un accordo globale, più che un cessate il fuoco. Dall’Ucraina arrivano parole di fuoco: i media locali hanno bollato il summit come “disgustoso e inutile”, denunciando il trattamento di favore riservato al capo del Cremlino. Critiche anche da ex esponenti della sicurezza Usa, mentre l’Onu ribadisce la necessità di un cessate il fuoco immediato e la Norvegia invita a rafforzare le pressioni contro Mosca. Il giorno dopo il faccia a faccia di Anchorage, il bilancio politico e diplomatico è ancora incerto e i segnali che arrivano da Kiev e dalle cancellerie europee lasciano intravedere più divisioni che passi avanti.
13:55 – Tajani propone Roma come sede di un possibile incontro tra Putin e Zelensky
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto al TG4 sul vertice in Alaska, definendolo “un passo avanti verso la pace”. Tajani conferma il sostegno al lavoro diplomatico statunitense ed evidenzia come ormai tutto il blocco occidentale sia coeso nel richiedere una “pace giusta” in Ucraina. Il ministro ha inoltre aperto all’idea di un trilaterale nel nostro Paese: “L’Italia è sempre in prima fila per chiedere una soluzione pacifica a tutti i conflitti. Qualunque vertice per la pace può essere ospitato qui”.
12:30 – Leader europei a Trump: “Nessun veto su Kiev”
I leader europei in una dichiarazione congiunta fanno sapere che hanno “accolto con favore gli sforzi del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Russia e raggiungere una pace giusta e duratura”. Il passo successivo adesso dovrà essere un “ulteriore dialogo con il Presidente Zelensky”. Aggiungono inoltre che “non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine o alla sua cooperazione con paesi terzi. La Russia non può avere potere di veto sul percorso dell’Ucraina verso l’Ue e la Nato. Spetterà all’Ucraina prendere decisioni sul suo territorio. Finché continueranno le uccisioni in Ucraina, saremo pronti a mantenere alta la pressione sulla Russia. Continueremo a rafforzare le sanzioni e le misure economiche più ampie per esercitare pressione sull’economia di guerra della Russia fino a quando non sarà raggiunta una pace giusta e duratura. L’Ucraina può contare sulla nostra incrollabile solidarietà mentre lavoriamo per una pace che salvaguardi gli interessi vitali di sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa”
11:25 – Trump a Zelensky: “Ecco cosa vuole Putin”
Il giornalista di Axios, Barak Ravid, citando una fonte presente alla chiamata tra Donald Trump e Zelensky, ha scritto su X che il presidente degli Stati Uniti avrebbe informato Voloymyr Zelensky e i leader della Nato, che il presidente russo Vladimir Putin non vuole un cessate il fuoco ma preferisce un accordo globale per porre fine alla guerra in Ucraina. “Penso che un accordo di pace rapido sia meglio di un cessate il fuoco. Non facile”, avrebbe detto.
09:56 – Zelensky: “Da noi il massimo impegno a raggiungere la pace”
“L’Ucraina ribadisce la sua disponibilità a lavorare con il massimo impegno per raggiungere la pace. Il presidente Trump mi ha informato del suo incontro con il leader russo”, Vladimir Putin, “e dei punti principali della loro discussione. È importante che la forza dell’America abbia un impatto sull’evoluzione della situazione”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in merito alla telefonata con Donald Trump dopo l’incontro con Putin in Alaska.
09:50 – Zelensky: “Lunedì a Washington da Trump, ok al trilaterale”
“Lunedì incontrerò il Presidente Trump a Washington Dc, per discutere tutti i dettagli relativi alla fine delle uccisioni e della guerra. Sono grato per l’invito”: lo ha dichiarato su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo essere stato informato dal presidente Usa sull’esito del vertice con Putin in Alaska. “Sosteniamo la proposta del Presidente Trump di un incontro trilaterale tra Ucraina, Stati Uniti e Russia. L’Ucraina sottolinea che le questioni chiave possono essere discusse a livello di leader e che un formato trilaterale è adatto a questo scopo”, ha aggiunto Zelensky.
09:48 – Zelensky: “Sosteniamo la proposta di un trilaterale con Usa e Russia”
“Sosteniamo la proposta del presidente Trump di un incontro trilaterale tra Ucraina, Stati Uniti e Russia. L’Ucraina sottolinea che le questioni chiave possono essere discusse a livello di leader e che un formato trilaterale è adatto a questo scopo”. È quanto fa sapere sui social il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, dopo aver avuto una telefonata con il presidente Usa e con i leader Ue.
09:47 – Zelensky a Washington entro lunedì
Come riportano i media, “il presidente ucraino Zelensky ha in programma di recarsi a Washington già lunedì per incontrare il presidente Trump, mi ha detto una fonte a conoscenza diretta”.
09:36 – Meloni in contatto con Trump
Alla telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e gli altri leader europei ha preso parte anche la premier Giorgia Meloni.
09:00 – Anche Macron, Merz, Starmer e Rutte nella telefonata con Trump
Oltre alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, hanno partecipato alla telefonata con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, anche il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, il presidente della Francia Emmanuel Macron, il cancelliere della Germania Friedrich Merz, il presidente della Finlandia Alexander Stubb, il presidente della Polonia Karol Nawrocki, il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, il Segretario Generale della Nato Mark Rutte, il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l’inviato Speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff. È quanto si apprende da una portavoce della Commissione Ue.
08:54 – Trump ha parlato per un’ora e mezza con Zelensky e i leader Ue
Donald Trump ha parlato al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con i leader europei, tra cui la premier Giorgia Meloni, per informarli dell’esito del vertice in Alaska con Vladimir Putin. E’ quanto si apprende da Palazzo Chigi. Secondo fonti americane, la call sarebbe durata un’ora e mezza. “Posso confermare che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha partecipato alla call con la quale Trump ha informato lei e gli altri leader europei dopo l’incontro di ieri con il presidente Putin”, ha riferito un portavoce della Commissione. Tra gli altri leader informati il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente finlandese Alexander Stubb, il presidente polacco Karol Nawrocki, il premier britannico Keir Starmer, il segretario generale della Nato Mark Rutte, il segretario di Stato americano Marco Rubio e l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff.
08:30 – Casa Bianca: “Trump al telefono con Zelensky e i Paesi Nato”
Donald Trump “sta parlando al telefono con Zelensky e altri”. Lo scrive su X Dan Scavino, vice capo dello staff della Casa Bianca, precisando che l’Air Force One di ritorno da Anchorage è atterrato nella base di Andrews e che in questo momento il presidente, che non è ancora sceso dall’aereo, è impegnato in conversazioni telefoniche sul vertice avuto con Vladimir Putin.
08:28 – Norvegia: “Aumentare la pressione sulla Russia”
“Dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia, e persino aumentarla, per dare alla Russia un segnale chiaro che deve pagare il prezzo per la sua invasione dell’Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ai giornalisti a Oslo, commentando il vertice in Alaska tra Trump e Putin. Lo riporta il Guardian.
07:39 – Bolton: “Trump non ha perso ma Putin ha chiaramente vinto”
“Trump non ha perso, ma Vladimir Putin ha chiaramente vinto”: così ha sintetizzato l’esito del vertice in Alaska John Bolton, ex ambasciatore Usa all’Onu ed ex consigliere alla sicurezza nazionale durante il primo mandato del tycoon, in un’intervista alla Cnn. “Trump – ha detto il diplomatico americano – ne è uscito con niente in mano tranne alcuni nuovi incontri. Putin invece ha fatto grandi passi in avanti nel ristabilire la sua relazione con gli Stati Uniti, è scampato alle sanzioni, non ha in programma un cessate il fuoco; il prossimo incontro non è stato fissato, a Zelensky non è stato detto nulla di quello che è uscito dalla conferenza stampa”. Bolton ha aggiunto che ha visto un Trump “molto, molto stanco”, precisando che “non deluso, ma molto stanco. E dovremmo riflettere sul significato di questo”.
07:29 – Kyiv Independent: “Summit disgustoso e inutile, Putin trattato da re”
In attesa di un commento ufficiale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il Kyiv Independent ha pubblicato un editoriale durissimo sul vertice Trump-Putin, definendolo “disgustoso, vergognoso, alla fine inutile”. Trump non ha ottenuto ciò che voleva, ma Putin sì, sottolinea il quotidiano ucraino: “Non più un paria internazionale, finalmente accettato e rispettato dal leader del mondo libero”. Il giornale ha ricordato la disparità di trattamento con Zelensky, che nello Studio Ovale a febbraio “subì un’umiliazione pubblica”, mentre ieri Putin “è stato coccolato”. E conclude: “Trump non riesce a capire che Putin non ha un approccio transazionale nei confronti dell’Ucraina, ma messianico. Vuole l’Ucraina per la Russia, punto”.
07:27 – Onu, Guterres: “Pronti a sostenere tutti gli sforzi per cessate il fuoco”
“Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ribadisce il suo appello per un cessate il fuoco immediato, completo e incondizionato come primo passo verso una pace giusta, globale e sostenibile in Ucraina, che rispetti pienamente la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale del Paese”. È quanto ha riferito all’agenzia russa Tass il portavoce del Segretario Generale, Stephane Dujarric, sottolineando che le Nazioni Unite sono pronte a sostenere tutti gli sforzi significativi in questa direzione.