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“A fine agosto sarà l’inferno”. Allarme meteo, cosa succede in Italia: l’annuncio fa tremare gli italiani

Pubblicato: 17/08/2025 19:05

La morsa del caldo estremo non sembra voler allentare la presa e, secondo gli esperti, l’Italia dovrà affrontare nelle prossime settimane una nuova ondata che rischia di trasformare la fine di agosto in un vero e proprio incubo. Le temperature, già sopra la media stagionale, sono destinate a salire ancora, con valori che in diversi casi superano quelli registrati in molte zone del Nord Africa.

Secondo le analisi dei meteorologi, lo scenario che si profila non lascia spazio a ottimismo. Le giornate torride di queste settimane hanno già messo a dura prova milioni di persone, ma la fase più critica sarebbe ancora davanti a noi. Notti afose e giornate insopportabili accompagneranno gran parte della penisola fino a fine mese.

Temperature italiane oltre quelle africane

Il meteorologo Lorenzo Tedici de Il Meteo ha spiegato come in questi giorni diverse città italiane abbiano battuto, in fatto di caldo, capitali nordafricane come Tunisi, Rabat e Algeri. A Milano le minime hanno raggiunto i 27 gradi e le massime i 37, mentre a Roma si è arrivati a 24 gradi di minima e 38 di massima. Numeri che hanno superato di tre o quattro gradi quelli registrati sulle sponde opposte del Mediterraneo.

Un fenomeno che trova spiegazione nella persistenza dell’anticiclone Caronte, espansosi dal Sahara fino all’Italia centro-settentrionale e alla Francia. Questa configurazione atmosferica ha reso l’agosto 2025 molto simile a quello del 2003, un anno rimasto nella memoria per l’intensità del caldo. Fino al 16 agosto le temperature potrebbero raggiungere i 42 gradi in alcune zone del Centro e del Nord, con picchi superiori rispetto al Sud.

Allarme per il 23 e 24 agosto

La fase più critica, però, potrebbe arrivare verso la fine del mese. Tra il 23 e il 24 agosto, infatti, è previsto un ulteriore innalzamento termico, con minime attorno ai 27 gradi e dunque notti tropicali in gran parte del Paese. Le massime potrebbero toccare i 40 gradi, superando ancora una volta i valori tipici del Maghreb e rendendo la situazione particolarmente difficile sul fronte sanitario e ambientale.

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