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Baudo se ne va, la scuola di Pippo resta: ecco chi porta avanti il suo stile

Pubblicato: 17/08/2025 11:08

L’Italia piange la scomparsa di Pippo Baudo, scomparso all’età di 89 anni. La notizia ha fatto rapidamente il giro dei media, lasciando un vuoto profondo nel cuore di chiunque sia cresciuto con la sua voce, i suoi “l’ho inventato io!” e quel modo unico di tenere in mano la scena, senza mai lasciarla scivolare.

Ma siamo sicuri che Pippo Baudo sia davvero morto?

In realtà, Pippo Baudo continua a vivere. Vive ovunque in televisione. Vive in tutti quei conduttori che, consapevolmente o meno, hanno preso in mano la sua eredità e ogni sera – su reti nazionali o digitali, su YouTube o in streaming – provano a essere “un po’ Baudo”.
Il suo carisma, la sua capacità di trasformare un semplice collegamento in un evento, la sua leggerezza elegante – tutto questo oggi respira attraverso le voci e i gesti dei suoi successori.

Pippo Baudo non è morto perché continua a vivere nei suoi eredi televisivi:

  • Amadeus – il più diretto erede, capace di trasformare Sanremo in un happening nazionale come solo “Baudone” sapeva fare.
  • Carlo Conti – l’eleganza pulita, l’ironia garbata e quel modo di presentare “senza disturbare” è figlio diretto della scuola Baudo.
  • Maria De Filippi – diversa nello stile, ma identica nella struttura: centralizzare lo show intorno al conduttore. Baudo lo ha fatto per decenni.
  • Alessandro Cattelan – ne eredita il ritmo contemporaneo e la capacità di “parlare con tutti”, dai ragazzi agli ospiti internazionali.
  • Paolo Bonolis – erede ironico e dissacrante, ma totalmente impostato sull’idea che il conduttore è il vero centro dello show.
  • Mara Venier – come Baudo, trasforma un talk in un incontro intimo con milioni di persone.
  • Gerry Scotti – la televisione “pop”, gentile e al servizio del pubblico: una delle anime più autentiche del metodo Baudo.
  • Stefano De Martino – giovane, ma già abile nel tenere in mano il palco come un veterano.
  • Antonella Clerici – l’anima familiare e il calore della conduzione che parla alle case italiane.

Più che un presentatore

Pippo Baudo non è stato solo un volto televisivo: è stato un codice linguistico, un metodo.
Finché ci sarà qualcuno che parlerà al pubblico con sincerità, eleganza e un vero senso dello spettacolo, Pippo Baudo non potrà morire. Perché le icone non scompaiono: si moltiplicano.

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