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Boris Johnson attacca il vertice di Anchorage: “Putin sul tappeto rosso, nauseante”

Pubblicato: 17/08/2025 17:25

Il vertice internazionale di Anchorage fra il Presidente americano Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin ha scatenato polemiche, e ha registrato un durissimo attacco da parte di un leader europeo, che ha definito lo svolgimento dell’incontro come “nauseante”. Parole infuocate che non sono passate inosservate.

“Un episodio vomitevole”

Boris Johnson, ex Presidente del Consiglio inglese, non usa mezzi termini per descrivere ciò che ha visto al vertice di Ferragosto in Alaska, quando Vladimir Putin è stato accolto con tutti gli onori dal presidente Donald Trump. “È stato l’episodio più vomitevole della diplomazia internazionale”, scrive l’ex primo ministro britannico in un lungo articolo pubblicato dal Mail on Sunday, aggiungendo di aver provato “conati di nausea nel vedere il dittatore russo applaudito sul suolo americano”.

Johnson, sostenitore convinto dell’Ucraina libera, non risparmia critiche neppure al suo storico alleato Trump: “Vederlo parlare della sua ‘relazione fantastica’ con Putin, un criminale di guerra, è stato inaccettabile. Le sue menzogne e la sua aggressività ricordano Hitler”.

“Putin vuole ridurre Kiev a uno stato vassallo”

Il leader conservatore ha ricordato come nel 2014 l’Ucraina non rappresentasse una minaccia per la Russia e accusa Putin di portare avanti “una carneficina di cui porta la responsabilità totale: il sangue di ogni russo e ucraino morto è sulle sue mani”.

Riguardo al summit di Anchorage, Johnson riconosce che “Trump ha fatto bene a tentare un negoziato, perché milioni di ucraini speravano che il leggendario ‘deal-maker’ potesse trovare una via d’uscita alla guerra senza sacrificare libertà e sovranità”. La conclusione, però, è amara: “Putin non vuole la pace a condizioni accettabili. In Alaska Trump ha capito che questa non è una questione di immobili o di geografia, ma di libertà nazionale e indipendenza europea”.

L’attacco personale a Putin

Sulle pagine del Mail on Sunday, Johnson ha descritto il leader del Cremlino come “ghignante come Gollum” mentre saliva sulla limousine presidenziale, e ha definito “da conati” ascoltare le sue parole davanti al mondo. “Pensate agli eroi nelle trincee vicino a Pokrovsk”, ha scritto il politico inglese, “e alle vedove, agli orfani, ai civili mutilati dai missili russi. Sentire il presidente degli Stati Uniti chiamare Putin ‘il capo’ è stato un oltraggio per chi combatte per la libertà”.

Johnson ha concluso il suo intervento con un’affermazione lapidaria: “Trump ha avuto coraggio a rischiare, ma la realtà è che Putin vuole solo soggiogare l’Ucraina. È una lezione che l’America e l’Europa non possono ignorare”.

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