
Papa Leone continua a muoversi con discrezione, senza gesti eclatanti ma con una serie di iniziative che rivestono grande importanza da un punto di vista dottrinale, simbolico e umano. E oggi, per la prima volta nel suo pontificato, il Pontefice americano ha condiviso un pranzo con i poveri a Castel Gandolfo, nel Borgo Laudato si’ all’interno delle Ville Pontificie.
Oltre cento ospiti delle strutture di accoglienza e delle case famiglia hanno partecipato all’incontro, insieme ai volontari della Caritas. Il Pontefice ha accolto tutti con un semplice “buon appetito a tutti”, sottolineando che “la creatura più bella fatta a immagine di Dio siamo tutti noi”.
I tavoli, allestiti sotto gazebo, hanno accolto anche storie di vita diverse: accanto al Papa sedevano Rosabal Leon, arrivata dal Perù con marito e figli, e Gabriella Oliverio, 85 anni, sola nel quartiere romano di Torre Spaccata. “Essere riuniti in questo pranzo”, ha detto il Papa, “è vivere insieme a Dio in comunione, condividendo i doni che il Signore ci ha dato”.
“Serve il fuoco dell’amore”
Nel pomeriggio, durante la messa al santuario di Santa Maria della Rotonda ad Albano, Papa Leone ha lanciato un forte appello: “Non il fuoco delle armi, né quello delle parole che inceneriscono, ma il fuoco dell’amore, che si abbassa e serve, che oppone all’indifferenza la cura e alla prepotenza la mitezza”. Ha ricordato che questo fuoco “può costare incomprensione, scherno, persino persecuzione, ma dona una pace più grande di ogni bene terreno”.

Il Papa ha ribadito che “la Chiesa non è un potere, ma una casa che accoglie”. Le mura circolari del santuario, come quelle di Piazza San Pietro, sono per lui un segno concreto di questa accoglienza: “All’esterno la Chiesa può sembrare spigolosa, ma quando ne varchiamo la soglia troviamo un amore senza spigoli, capace di accogliere anche le nostre fragilità e i fallimenti che ci fanno sentire esclusi”.
“Non la pace comoda, ma il coraggio”
Richiamando il Vangelo, Papa Leone ha ammonito contro la tentazione di confondere “pace” con “comodità”: “Gesù dice ‘Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso’. Non tutti comprenderanno questa fiamma. Persino familiari e amici ci consiglieranno di non rischiare, di non amare troppo. Ma Gesù si è immerso nella nostra umanità con coraggio”.
Un messaggio che lega l’immagine del pranzo condiviso con i poveri e l’invito alla carità concreta: la pace non nasce dal calcolo o dal benessere, ma dal coraggio dell’amore gratuito, capace di cambiare il mondo senza armi né potere.