
Il ricordo di Pippo Baudo, morto il 16 agosto a 89 anni, è legato a innumerevoli episodi della sua carriera, ma anche a un incontro che lui stesso ha raccontato più volte e che riguarda Padre Pio da Pietrelcina. Una vicenda curiosa e inaspettata, che rivela la schiettezza del frate e la sincerità del presentatore, pronto ad ammettere la sua mancanza di fede in quel momento.
Accadde negli anni Sessanta, quando Baudo si recò a San Giovanni Rotondo insieme all’amico Renzo Arbore e ad altri pellegrini. Nel convento i due giovani si presentarono davanti al frate, che con lo sguardo severo chiese: “Vuie state accà pe’ fede o pe’ curiosità?”. Arbore non rispose subito, mentre Baudo ammise con franchezza che si trovava lì per curiosità. A quel punto Padre Pio non ebbe esitazioni e gli indicò la porta: “Iatevenne!”.
La schiettezza del frate e la sincerità del conduttore
Baudo ha raccontato l’episodio con ironia negli anni successivi, spiegando come quel rimprovero netto non lo avesse ferito, ma anzi gli fosse rimasto impresso come esempio di autenticità. Diverso l’atteggiamento verso Arbore, a cui il frate rispose con un più indulgente “Facisse cchi vvole!”, lasciandogli la libertà di scegliere la propria strada.
Un episodio rimasto nella memoria collettiva
Quell’incontro, che poteva sembrare marginale nella vita del conduttore, è diventato nel tempo uno dei ricordi più citati, capace di restituire un’immagine di Baudo lontana dalle luci della televisione. Non solo il re della Rai e il volto dei grandi spettacoli, ma anche un giovane curioso, sincero fino a rischiare il brusco invito ad andarsene da uno dei santi più venerati del Novecento.
Oggi, nel giorno del commiato, quel racconto assume un valore diverso: un piccolo frammento della lunga vita di Pippo Baudo che continua a parlare di lui, della sua capacità di raccontarsi senza veli, persino quando la memoria riportava a un momento scomodo. Anche per questo resterà nella storia della televisione italiana e nel ricordo di chi ha saputo apprezzarne l’autenticità.